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Denti più bianchi con sigarette elettroniche e prodotti senza combustione

Ricerca condotta dal Coehar di Catania dimostra che l'ingiallimento è causato soltanto dai pigmenti tossici del fumo.

In uno studio pionieristico, i ricercatori del Centro di ricerca sulla riduzione del danno da fumo dell’Università di Catania (Coehar) hanno esplorato la colorazione dentale tra gli ex fumatori che utilizzavano sigarette elettroniche e prodotti a base di tabacco riscaldato, rivelando una evidenza che conferma l’efficacia di tali strumenti anche per quanto riguarda l’igiene: coloro che utilizzano prodotti a base di nicotina senza combustione mostrano denti significativamente più bianchi rispetto ai fumatori di sigaretta convenzionale. Lo scolorimento dentale è comune nei fumatori di sigarette. Astenersi dal fumo può non solo migliorare la salute generale, ma anche ridurre le macchie sui denti e ripristinarne il bianco naturale, che si traduce anche in una miglior percezione estetica di se stessi. I ricercatori del Coehar hanno misurato il bianco dei denti in 18 fumatori, 18 ex fumatori, 20 non fumatori, 15 utilizzatori di tabacco riscaldato e 18 utilizzatori di sigarette elettroniche. Ai partecipanti è stato misurato il grado di scolorimento dei denti attraverso una tecnologia digitale chiamata spettrofotometria digitale. I ricercatori hanno confermato che i fumatori di sigarette presentavano uno scolorimento dentale peggiore di circa il 35% rispetto ai non fumatori e agli ex fumatori.

Riccardo Polosa

Ciò che distingue questo studio è la notevole osservazione che gli utilizzatori esclusivi di e-cig e riscaldatori avevano anche denti molto più bianchi rispetto ai fumatori di sigaretta convenzionale. “La chiara disparità nel colore dei denti tra chi utilizza sigarette elettroniche e prodotti a base di tabacco riscaldato rispetto ai fumatori- ha spiegato Shipra Gupta dell’Oral Health Sciences Centre – è attribuibile alla modalità di funzionamento di questi dispositivi. Sigarette elettroniche e riscaldatori, a differenza delle sigarette convenzionali, operano senza combustione, evitando così la generazione di pigmenti tossici associati al fumo. Questa caratteristica non solo comporta benefici per la salute, ma rivela anche un impatto positivo sull’estetica dentale”.
Un obiettivo secondario dello studio era valutare come alcune variabili, come età, sesso e frequenza di spazzolamento, potessero interagire e modificare la colorazione dei denti. Le analisi hanno dimostrato che la frequenza di spazzolamento può influenzare fortemente la misurazione del colore dentale. “Il volto è il distretto corporeo più rappresentativo della persona e condiziona i rapporti sociali. Coniugare salute e bellezza è la grande sfida dei professionisti – continua Gianna Maria Nardi, professore associato a La Sapienza di Roma, Dipartimento di Scienze Odontostomatologiche e Maxillo Facciali – Le tecnologie che permettono di contenere il grande disagio delle discromie acquisite create dal fumo di sigaretta convenzionale devono essere considerate quale valido aiuto per rispondere al problema e migliorare la qualità di vita”.
Anche Riccardo Polosa, fondatore del Coehar, ha commentato lo studio:Il miglioramento visibile del colore dei denti osservato negli utilizzatori esclusivi di prodotti a base di nicotina senza combustione comporta notevoli implicazioni per i fumatori, in particolare i giovani fumatori che percepiscono l’estetica dentale come una preoccupazione significativa per questi individui, un trattamento orale incentrato sul raggiungimento di un sorriso più sano e luminoso potrebbe rivelarsi un incentivo convincente a smettere di fumare”.

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