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Come ogni inizio di anno solare, l’Agenzia delle dogane e monopoli ha ritoccato al rialzo l’imposta di consumo sui liquidi da inalazione per sigarette elettroniche. L’importo è calcolato come conseguenza all’equivalenza con il tabacco tradizionale quindi, con l’aumento dei prezzi e delle accise, occorre ritoccare anche l’imposta sul vaping. Considerato che l’accisa gravante su un chilogrammo convenzionale di sigarette, rapportato al prezzo medio ponderato, è pari a 159,49 euro, corrispondente dunque a 0,15949 per sigaretta convenzionale, e che un millilitro di liquido da inalazione equivale a 5,63 sigarette, si ricava che l’imposta a partire da oggi, giovedì 1 febbraio è pari a 0,134689 euro per millilitro sui liquidi e sigarette elettroniche usa e getta con nicotina e in 0,089793 euro per millilitro sui liquidi, sigarette elettroniche usa e getta senza nicotina e, a partire dal prossimo 1 maggio, anche sugli aromi concentrati e sugli scomposti. Rapportato su un flacone da 10 millilitri, l’imposta netta è dunque di 1,34689 euro (con nicotina) e di poco meno di 90 centesimi di euro (senza nicotina). All’importo occorre inoltre aggiungere l’imposta sul valore aggiunto (Iva) pari al 22 per cento.