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Tabacco, il realismo lussemburghese: “Dalle accise un miliardo di euro, non possiamo farne a meno”

Da ottobre lievissimi rincari alle sigarette e tassa sui liquidi da inalazione. Il ministro Roth: "Le accise fruttano più di un miliardo di euro l’anno, non vedo come potrei farne a meno".

Anche il Lussemburgo si unisce alla schiera di nazioni che hanno introdotto una tassa sui liquidi per sigarette elettroniche. La conferma arriva dal ministro della salute Martine Deprez. L’importo sarà di 120 euro al litro, ovvero, 12 centesimi per millilitro, cifra di poco inferiore all’analoga imposta italiana. Il prelievo sarà esecutivo a partire dal prossimo 1° ottobre. Anche le bustine di nicotina (nicotine pouches) saranno oggetto di questa nuova misura che per loro ammonterà a 22 euro al chilo. Nel corso della presentazione del bilancio dello Stato, è stato annunciato anche un aumento delle accise sui tabacchi del 2,7%, manovra giustificata dall’aumento del prezzo delle sigarette nei paesi confinanti. Tuttavia, come ha spiegato Gilles Roth, ministro delle Finanze del Lussemburgo, il prelievo fiscale sul tabacco rimarrà di molto più basso rispetto a quello degli altri paesi europei, così da consentire quello che può essere definito il “turismo per fumatori”, ovvero il particolare fenomeno transfrontaliero che consente agli stranieri di entrare in Lussemburgo per acquistare le sigarette a un prezzo molto conveniente. “Le accise sul tabacco – aggiunge molto onestamente Roth – fruttano più di un miliardo di euro l’anno. Come ministro delle Finanze, non vedo come potrei farne a meno”.

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