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Sole24Ore, dal fumo elettronico incassato 90% meno di quanto previsto

Le casse erariali piangono. Doveva essere una tassa per tutti ed invece le previsioni sono state smentite del 90 per cento. A fronte di un preventivo di 112 milioni di euro finora sono stati incassati poco più di 11 milioni di euro. Perché? Certamente per la tassa considerata troppo alta ma soprattutto perché i  controlli da parte di Aams non funzionano (o non vendono effettuati). E così, come si suol dire, fatta la legge trovato l’inganno: è sufficiente aprire uno shop online estero ed il gioco è fatto.

Ecco l’articolo il brano dell’articolo apparso oggi su Il Sole 24 Ore: “Tra le entrate non legate alla congiuntura crescono di 86 milioni quelle dei giochi che arrivano a 2,899 miliardi, le successioni e donazioni che crescono di 155 miliardi, mentre quelle da fumo restano invariate con un milione in più (2,398 miliardi nel trimestre). Su questo fronte va però registrato il segnale di allarme lanciato ieri dal mondo delle e-cig, secondo cui i 112 milioni attesi dal Governo dalle sigarette elettroniche saranno soltanto poco più di 11 milioni se non si metterà mano a una revisione della tassazione e soprattutto alla chiusura dei siti esteri privi di rappresentante fiscale e ai controlli da parte dei Monopoli sui soggetti irregolari”.

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