L'attualità quotidiana sulla sigaretta elettronica

Ecig: Paese che vai, regole che trovi

Cosa hanno in comune Brasile, Indonesia, Argentina e Qatar? A prima vista ben poco, però sul fronte fumo elettronico molto: tutti e quattro hanno vietato importazione, distribuzione, vendita, pubblicità di ecigs. Secondo uno studio redatto dall’istituto europeo del controllo del tabacco, su 123 Paesi presi in esame, sono 26 quelli in cui vige il divieto assoluto di utilizzo e vendita della sigaretta elettronica. In Europa alcuni considerano la sigaretta elettronica alla stregua di uno strumento medicale per cui si può acquistare solo previa ricetta, comprendente la dose di nicotina. E’ il caso dell’Austria e della Svezia. In altri Paesi invece non esiste alcun limite né divieto, come in Irlanda. Il mondo della sigaretta elettronica appare sorretto da interpretazioni che variano da Stato a Stato. Ognuno dice la sua e applica le normative che meglio ritiene opportune. Spesso appoggiandosi a ricerche scientifiche più o mano di parte, altre volte cedendo alla pressioni di qualche gruppo di potere. Qui di seguito pubblichiamo un sintetico riassunto delle restrizioni di alcuni Paesi, anche in vista delle vacanze estiva, in maniera da non essere colti impreparati e non dover dire “non lo sapevo”.Schermata 2015-07-02 alle 18.55.23

Utilizzo vietato: Cambogia, Giordania, Emirati Arabi Uniti;

Utilizzo vietato in tutti i luoghi pubblici al chiuso (bar, ristoranti, luoghi di lavoro): Bahrein, Belgio, Colombia, Croazia, Ecuador, Grecia, Honduras, Nepal, Nicaragua, Panama, Filippine, Corea del Sud, Serbia, Turchia;

Utilizzo vietato in alcuni luoghi pubblici: Brunei, Costarica, Fiji, Slovacchia, Spagna, Togo, Ucraina, Vietnam;

Utilizzo vietato su tutti i mezzi pubblici: Bahrein, Belgio, Colombia, Ecuador, Fiji, Grecia, Honduras, Malta, Nepal, Nicaragua, Panama, Corea del Sud, Serbia, Slovacchia, Spagna, Togo, Turchia, Ucraina, Vietnam;

Utilizzo vietato su alcuni mezzi di trasporto (anche senza nicotina): Brunei, Costarica, Filippine;

Schermata 2015-07-02 alle 18.55.00Sedici Paesi hanno stabilito un limite di età per l’acquisto della sigaretta elettronica: diciotto anni in Costarica, Repubblica Ceca, Ecuador, Fiji, Francia, Italia, Malesia, Malta, Nuova Zelanda, Norvegia, Slovacchia, Spagna, Togo, Vietnam; diciannove anni in Corea del Sud; ventuno anni in Honduras;

Vendita proibita in Argentina, Brasile, Bahrein, Brunei, Cambogia, Colombia, Grecia, Giordania, Kuwait, Libano, Lituania, Isole Maurizio, Messico, Nicaragua, Oman, Panama, Qatar, Arabia Saudita, Seychelles, Singapore, Suriname, Thailandia, Turchia, Emirati Arabi Uniti, Uruguay, Venezuela;

Vendita consentita ma con restrizioni (ad esempio, divieto di vendita di prodotti con nicotina o al di sopra di un dosaggio): Australia, Austria, Belgio, Canada, Costarica, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Fiji, Finlandia, Francia, Ungheria, Giamaica, Giappone, Malesia, Nuova Zelanda, Norvegia, Filippine, Portogallo, Svezia, Svizzera;

Su quarantasette paesi che hanno restrizioni o divieti di vendita, trentatré limitano o proibiscono la promozione e la pubblicità della sigaretta elettronica: Argentina, Australia, Austria, Bahrein, Belgio, Brasile, Canada, Colombia, Costarica, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Fiji, Finlandia, Francia, Grecia, Giappone, Giordania, Kuwait, Messico, Nuova Zelanda, Norvegia, Oman, Panama, Portogallo, Qatar, Arabia Saudita, Seychelles, Turchia, Emirati Arabi Uniti, Ungheria, Uruguay, Venezuela;

Tassazione: il Togo tassa la sigaretta elettronica fino al 45 per cento, la Corea del Sud applica una speciale tassa salute pari a 1,65 dollari per millilitro di liquido con nicotina, il Portogallo impone una tassa di 0,6 euro per ogni millilitro di prodotto contenente nicotina.

Questo il documento originale, con la suddivisione Paese per Paese

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