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E’ l’ideatore del manifesto che annuncia la manifestazione del 7 luglio. Un manifesto diventato virale, condiviso sui maggiori social network e utilizzato da una grande parte di vapers come immagine del profilo. A decretare il successo del messaggio probabilmente è stata la semplicità: nessuna frase ad effetto, nessuno slogan, soltanto dove, quando e cosa. Ovvero: Roma, via XX Settembre, 7 luglio, ore 12, Manifestazione nazionale fumo elettronico.
La vecchia regola delle 5W del giornalismo applicata alla comunicazione.
L’immagine è in bianco e nero, si scorge un braccio che regge una sigaretta elettronica ma compiaiono anche delle catene, le stesse che metaforicamente lo Stato ha stretto attorno i polsi del comparto. Roberto Tafuro ha un punto vendita a Brindisi. La caratteristica del suo negozio è che oltre liquidi e batterie, vende anche t-shirt dipinte da lui stesso. Immagini astratte ma anche raffigurazioni fantastiche realizzate con un tratto deciso. “La foto – spiega il 31enne brindisino – è stata scattata mesi fa, dopo la notizia della tassazione, in un’atmosfera mista tra rabbia e delusione. Volevo rappresentare la nostra condizione perchè non è assolutamente una bella sensazione ritrovarsi all’improvviso con le mani legate, specialmente per chi come me nello svapo ci mette passione e professionalità, per chi attribuisce a questo settore un significato importante”. 
Per il 7 luglio ha in mente di dipingere anche alcune magliette con la riproduzione del manifesto, così da creare un impatto visivo altamente mediatico. Ma come è nata la passione per lo svapo? Bisogna risalire a circa quattro fa, quando fece una scommessa con sua madre: convincerla a smettere di fumare attraverso la ecig. “E’ stata la cosa più bella che avrei potuto desiderare, la donna della mia vita che non fuma più, che decide finalmente di essere libera, di mettere se stessa al centro di tutto per ridare più valore alla sua vita”. Tafuro sta ddicando molto del suo tempo affinché la manifestazione possa riuscire nell’intento di portare in piazza quante più persone: 
“Non dovranno esserci solo negozianti e fornitori ma svapatori di ogni tipo, anche chi si improvvisa creatore di eliquid, chi crede che la tassazione non lo tocchi in prima persona perchè magari ordina attraverso eshop di farmacie o rivenditori esteri. Tutti insomma, dal più “furbo” al più ingenuo, passando per chi invece vuole semplicemente regole certe e chiare. A Roma – conclude Tafuro – spero di trovare gente con la vera passione per questo settore: gente seria e professionale, innamorata dello svapo e della nostra nazione, gente che ancora crede che qualcosa possa cambiare”.
