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Direttiva Tabacchi, Brunetta all’attacco del governo

E’ il capogruppo di Forza Italia, già ministro per la Funzione Pubblica. E’ considerato tra i maggiori economisti italiani, anche se per il momento prestato alla politica. Renato Brunetta, carte alla mano, attacca Renzi e il  governo definendo “intollerabili”, nel caso fossero dimostrate, le connivenze con Philip Morris.

Prima grande incognita: i tempi di recepimento. “Sorge più di un dubbio a domandarsi come mai il governo Renzi stia procedendo, in modo ingiustificatamente frettoloso, al recepimento della Direttiva Tabacchi 2014/40/UE – per la quale abbiamo tempo fino a maggio 2016 – e in aperta violazione degli impegni che l’Italia ha sottoscritto in sede internazionale quando ha firmato e ratificato la Convenzione Oms per la lotta al tabagismo. In particolare, gli impegni che riguardano la necessità di garantire l’indipendenza delle politiche dei governi dagli interessi dell’industria del tabacco. Infatti, all’articolo 16 dello schema di decreto legislativo predisposto dal governo, con cui si sta recependo la Direttiva Ue sui tabacchi, con riferimento agli indispensabili sistemi di tracciabilità e controllo delle sigarette, viene ammesso che questi sistemi possano essere forniti dalla stessa industria del tabacco – aggiunge – Mentre il Protocollo attuativo della Convenzione, all’art. 8, è giustamente rigoroso nel pretendere che non ci sia ingerenza dell’industria del tabacco, stabilendo una sacrosanta divisione tra controllori e controllati, tanto più indispensabile quando sono in gioco sia gli interessi dell’erario che quelli della salute pubblica. Un regalo ingiustificato all’industria del tabacco che ha dei rischi molto alti, sia in termini di mancati incassi fiscali  – volendo allineare l’Italia sulla media del contrabbando degli altri Paesi parliamo di circa 2 miliardi-  sia in termini di danni alla salute, che di contrasto tra la normativa nazionale e quelle che ci sono già e si stanno ulteriormente profilando a livello internazionale e che hanno il rango di norme superiori rispetto a quella nazionale”.

Schermata 11-2457357 alle 21.34.17Ma le perplessità del capogruppo Forza Italia non si fermano qui. Anzi, l’arringa contro il governo Renzi prosegue coinvolgendo una Big Tobacco: la Philip Morris. “Ci viene qualche ulteriore dubbio ricordando che nel settembre 2014 – ben prima che fosse approvato il Decreto Tabacchi -, in un convegno a Trieste organizzato dalla Federazione Italiana Tabaccai, a cui era presente anche l’Agenzia delle Dogane, veniva già presentato il sistema di tracciabilità “Codentify” prodotto su brevetto Philip Morris. Che sia proprio “Codentify” il sistema che intende adottare il governo? E se sì, come si giustifica il fatto che l’Italia si è presa l’impegno in sede di Organizzazione Mondiale della Sanità di evitare che sia il controllato a fare il controllore? Su questa questione presenteremo interpellanza urgente e faremo una decisa battaglia parlamentare per smascherare indicibili e intollerabili connivenze“.

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