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Tre fratelli, una passione, un progetto. A volte sono sufficienti pochi ingredienti ben dosati per trasfomare le parole in realtà. La storia di Adriano, Gimmy e Raffaele Esposito potrebbe essere usata come un inno all’intraprendenza, alla voglia di voler fare senza lasciarsi condizionare da agenti esterni.
Da responsabile commerciale di una ditta edile a imprenditore specializzato nel settore del fumo elettronico in poco più di due anni. Prima il negozio in franchising I Love E-smoking ospitato in un centro commerciale di Camerano (An), poi un marchio indipendente e una scelta diversificata dei prodotti con una specializzazione nel cloud chasing. Quindi l’apertura di uno shop on line (Vapeitalia) e la prossima apertura di due nuovi punti vendita su strada. Non c’è stata crisi, tassa o maldicenza che abbia depresso o fatto rinunciare all’impresa: Esposito si è sempre posto un obiettivo alla volta e, con caparbietà e tenacia, è riuscito a ritagliarsi un ruolo di primo piano tra i vapers. “Tutto è nato grazie a mio fratello minore, Gimmy, che, terminati gli studi, si è posto il problema di trovare un lavoro. Anziché affidarsi a qualcuno, abbiamo deciso di crearci una nostra possibilità. Il negozio è stata una sua intuizione. L’altro fratello Raffaele ed io eravamo poco impegnati, gi davamo una mano nei momenti più intesi. Poi, a poco a poco, i risultati sono arrivati e il nostro impegno è diventato praticamente a tempo pieno“.
Il segreto di Esposito, come lui stesso ama definirla, è una diversificazione specializzata del prodotto. “La nostra clientela abbraccia tutte le fasce e tutti i gusti. Si passa dalla signora Maria che ogni tanto fuma ancora quelle che lei chiama “Nazionali” al modder e al vaper high profile. Per avere successo ed essere credibili bisogna saper portare il fumatore verso il fumo elettronico con prodotti che possano soddisfarlo. A volte mi rifiuto di vendere una 650 perchè mi accorgo che non avrebbe gli effetti desiderati. Se una persona fuma quaranta sigarette al giorno non può iniziare con una 650: la getterebbe dopo poche svapate. Allo stesso tempo, però, siamo diventati un punto di riferimento per coloro che amano il cloud chasing. Merito anche di Nicola Rinaldi, un nostro collaboratore: un vero appassionato di rigenerazione, tubi e chasing. Abbiamo organizzato competizioni e suscitato l’interesse di moltissimi vapers“. Ed ecco il secondo step: l’apertura di un sito. “Abbiamo voluto aprire le frontiere. Al giorno d’oggi bisogna saper fare interagire tutti gli strumenti che sono a nostra disposizione e soprattutto dobbiamo essere in grado di andare a prendere tutti i fumatori che ancora sono scettici sul fumo elettronico. Se loro non entrano nel negozio dobbiamo essere noi ad entrare a casa loro attraverso il computer. La vera battaglia non deve essere combattuta tra noi commercianti, magari a chi fa il prezzo più basso per vendere un flacone in più. La vera battaglia deve essere quella verso il fumo. Là fuori ci sono milioni di fumatori in attesa di poter provare e conoscere la sigaretta elettronica. La nostra battaglia deve essere quella di convincerli ad abbandonare la sigaretta tradizionale. Io non mi vanto di essere un negoziante che fa prezzi stracciati, anzi, è mio vanto inserirmi in una fascia medio alta. Non me ne vergogno e se i clienti vengono nel mio negozio è perché si fidono e apprezzano la qualità dei servizi“.
Adriano, Gimmy e Raffaele Esposito hanno partecipato al Vapitaly di Verona con uno stand che si è rivelato tra i più visitati: “Eravamo presenti con il marchio Vapeitalia. Ci siamo specializzati in cloud chasing e i vapers ci hanno riconosciuti tra gli specialisti di questa nicchia. Facciamo tutto con estrema passione e divertimento: forse è un po’ questo il nostro segreto al di là di tutte le invidie e gelosie che purtroppo spesso si vedono e si sentono soprattutto scorrendo le pagine dei social network“.
