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Centoquindici milioni di dollari. A tanto ammonta la spesa pubblicitaria delle aziende statunitensi di sigarette elettroniche. E, a giudicare dai risultati ottenuti, pare funzionare soprattutto nelle fasce di età di più giovani, target più sensibili agli annunci televisivi e più propensi a navigare su internet. Infatti l’uso dell’ecig aumenta proporzionalmente con l’aumento degli spot.
Un rapporto del Centers for Disease Control and Prevention ha analizzato il rapporto esistente tra la pubblicità e l’utilizzo di sigarette elettroniche tra gli adolescenti. Secondo l’indagine, i giovani statunitensi entrano a conoscenza della sigaretta elettronica attraverso quattro differenti canali. Circa 14 milioni e mezzo di adolescenti attraverso la rete dei negozi su strada; 10,5 milioni tramite internet; 9,6 milioni guardando la televisione; 8 milioni attraverso le pubblicità sui settimanali e giornali cartacei. Sette giovani su dieci hanno affermato di aver visto la pubblicità di ecig attraverso tutti e quattro i canali.
La spesa delle aziende statunitensi in pubblicità negli ultimi anni ha avuto una crescita esponenziale. A fronte dei 6,4 milioni dollari impegnati nel 2011, passati a 20 milioni nel 2012, il boom si è avuto nel 2013 con oltre 80 milioni di dollari. Per consolidarsi nel 2014 quando la cifra ha sfiorato i 120 milioni di dollari. Se nel 2011 era soltanto l’uno per cento della popolazione scolastica ad utilizzare costantemente la sigaretta elettronica, nel 2014 la percentuale si è quadruplicata.