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Mancano ormai soltanto sessanta giorni all’entrata in vigore del secondo step di attuazione della Direttiva europei sui tabacchi e prodotti da inalazione (Tpd). L’Italia ha recepito la nuova normativa in maniera abbastanza soft, a differenza invece di altri Stati che sin dal 20 maggio scorso hanno applicato in toto le restrizioni previste. Sebbene i consumatori italiani non abbiano ancora avuto percezione delle nuove regole, i produttori e gli importatori in questi giorni sono alle prese con le notifiche dei loro prodotti. Con la deroga prevista dal Decreto di recepimento, l’Italia ha fatto slittare di almeno sei mesi gli impegni di legge previsti dalla Tpd. Entro il 19 novembre i produttori e gli importatori dovranno comunicare attraverso un apposito software i prodotti che vorranno immettere sul mercato a partire dai successivi sei mesi, ovvero dal 20 maggio 2017. Vediamo in sintesi le date chiave per il mercato previste dal Decreto di attuazione della Tpd:
Sino al 19 novembre 2016: continua tutto così come oggi. Nessuna restrizione negli acquisti e nelle vendite;
dal 20 novembre 2016 al 19 maggio 2017: le aziende dovranno produrre liquidi con nicotina in flaconi da 10 millilitri e con concentrazione non superiore ai 20 milligrammi (2 per cento); i negozianti possono continuare a vendere i liquidi non a norma (superiori a 10 millilitri) se prodotti prima del 20 novembre 2016, verificabile anche dal numero di lotto in etichetta; i contenitori dei liquidi con nicotina dovranno avere le indicazioni di sicurezza e le frasi di prevenzione previste dalla Tpd.
dal 20 maggio 2017: piena entrata in vigore della Tpd. Tutti i liquidi con nicotina, comprese le basi neutre, potranno essere messi in commercio e venduti al pubblico soltanto in confezioni da 10 millilitri e con concentrazione non superiore ai 20 milligrammi (2 per cento), basi comprese.
Tutti i liquidi con nicotina dovranno essere notificati a cura del azienda produttrice o dell’importatore. I liquidi extra Ue potranno essere introdotti in Europa in flaconi da 10 millilitri; la notifica sarà a cura dell’importatore. Il Regno Unito è Stato dell’Unione europea sino a quando non ci sarà la scissione formale prevista non prima dell’autunno 2018.