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Pubblicate le linee politiche 2017 del Ministero della Salute

Anche il prossimo anno il ministero sarà fortemente impegnato nelle campagne di sensibilizzazione verso la fertilità e la tutela della salute dei neonati attraverso appositi focus di approfondimento e di sensibilizzazione. Il tabagismo è accennato senza particolare rilevanza ad inizio documento quando si citano le malattie croniche, senza però specificare quali azioni di contrasto verranno interprese.

Il ministro alla salute Beatrice Lorenzin ha pubblicato l’atto di indirizzo per l’individuazione delle priorità politiche per l’anno 2017. Nelle quarantadue pagine del documento è tracciata la linea d’intervento e le priorità che il Ministero intende perseguire in materia sanitaria nel corso del prossimo anno. Un ragionamento a tutto tondo che tocca quasi tutti gli apetti dell’azione ministeriale: dalla prevenzione al gioco d’azzardo, alle dismissioni immobiliari; dalla digitalizzazione degli uffici alle norme in materia di cannabis terapeutica; dalla tutela della salute nelle carceri all’attività medica intra moenia.
Nelle quarantadue pagine del documento si tace totalmente su quella che è la principale causa di morte al mondo: la dipendenza da tabacco. Anche il prossimo anno – si evince dal documento – il ministero sarà fortemente impegnato nelle campagne di sensibilizzazione verso la fertilità e la tutela della salute dei neonati attraverso appositi focus di approfondimento e di sensibilizzazione su larga scala. Il tabagismo è accennato senza particolare rilevanza ad inizio documento quando si citano le malattie croniche, senza però specificare quali azioni di contrasto verranno interprese. Pare dunque che l’azione politica sia maggiormente incentrata a salvaguardare le future nascite rispetto a prevenire la morte. Secondo una recente ricerca condatta dall’Organizzazione mondiale di Sanità (Proiezioni di mortalità e cause di morte, 2015 e 2030), le principali malattie che causano la morte degli europei sono tutte riconducibili al fumo: infarto, coronaropatie, tumore al polmone, broncopneumatie, polmonite. E’ quantomeno bizzarro che le linee guida ministeriali non vadano nella direzione della prevenzione al tabagismo. Il tabagismo, a differenza di altre dipendenze, causa malattie e danni non soltanto a chi fuma ma anche a chi è costretto a respirare passivamente le esalazioni delle sigarette (fumo passivo).
prodaniE’ preoccupante – commenta Aris Prodani, deputato del gruppo Misto, componente dell’intergruppo parlamentare sulla sigaretta elettronica – che il ministro non abbia ritenuto opportuno affrontare direttamente con una sezione apposita quella che è la maggiore piaga della salute pubblica: la dipendenza da tabacco. Soprattutto in un’epoca storica in cui ci sono validi strumenti alternativi e meno dannosi delle sigarette. Vorrei capire se questa mancanza  all’interno del documento rappresenta una dimenticanza, una volontà di tacere o un superficiale disinteresse del ministro“.

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