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E così cade anche l’ultimo appiglio di chi sostiene che non esistono ricerche scientifiche che possano dimostrare l’efficacia della sigaretta elettronica a lungo termine. Dopo due anni di osservazione, indagine e misurazioni, il professor Shu-Hong Zhu dell’università di San Diego ha misurato il coefficiente di successo tra chi vuol smettere di fumare con la sigaretta elettronica utilizzata abitualmente e per lungo tempo, chi la utilizza saltuariamente e chi non la usa affatto. I risultati sono sorprendenti: le possibilità di smettere di fumare con la sigaretta elettronica utilizzate nel lungo periodo sono 4,1 volte maggiori rispetto a chi non la utilizza. Sarebbe invece indifferente utilizzarla in maniera saltuaria come strumento per smettere di fumare.
Il campione osservato dal 2012 al 2014 (quindi con strumenti che si possono ancora definire di prima generazione) era composta da 2028 fumatori statunitensi. Al termine dei due anni, il 42,4 per cento dei vapers a lungo termine aveva interrotto definitivamente di utilizzare il tabacco, contro il 14,2 per cento tra coloro che invece utilizzavano l’ecig saltuariamente. Il 15,6 per cento è invece riuscito a smettere di fumare senza alcun ausilio ma con la semplice forza di volontà. Gli aggiustamenti statistici indicano quindi in 4,1 il coefficiente di riuscita a smettere di fumare con un utilizzo della sigaretta elettronica nel lungo periodo rispetto a chi invece non la utilizza. Altro dato molto interessante: il 96,2 per cento del campione, al termine del biennio, ha sostenuto che la sigaretta elettronica sia meno nociva del tabacco.