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Assunzione di nicotina: subohm vs. eGo, cosa cambia?

Utilizzare un sistema di vaporizzazione con resistenze in subohm porta a consumare più liquido seppur con minor concentrazione di nicotina, i sistemi di tipo eGo hanno invece un rilascio più costante ma è necessaria una concentrazione più alta.

Una recente pubblicazione ha analizzato il rilascio di nicotina nei vaporizzatori personali di seconda e di terza generazione, ovvero le sigarette elettroniche di tipo eGo e quelle più performanti a wattaggio variabile e con resistenze al di sotto di un ohm. Le possibilità di successo di abbandonare la sigaretta tradizionale, e di conseguenza di abbattere i rischi legati al fumo, sono maggiori se il consumatore è soddisfatto dalla sigaretta elettronica e, in particolare, dalla sensazione di appagamento prodotta dalla nicotina.
I ricercatori dell’Università dell’Oklahoma coordinati dal professor Wagener hanno monitorato trenta persone tra fumatori e utilizzatori di sigarette elettroniche di seconda e di terza generazione. Il campione è stato sottoposto a prelievo di saliva prima e dopo il test avvenuto a condizioni analoghe di utilizzo che ha previsto una notte di astinenza cui sono seguite due ore di consumo controllato. Dieci tiri in cinque minuti, cui hanno fatto seguito due ore di consumo libero.
ecigI risultati hanno dimostrato che gli utilizzatori di sigarette elettroniche di terza generazione nei primi cinque minuti riescono ad assimilare molta più nicotina, raggiungendo quasi i livelli di un fumatore tradizionale. I fumatori di sigarette di seconda generazione riescono a recuperare dopo un’ora di utilizzo. Questo significa che entrambi i sistemi sodisfano le esigenze personali ma a velocità differenti. Con le sigarette elettroniche di terza generazione il rilascio di nicotina è molto più violento e concentrato, mentre con l’apparecchio di seconda generazione la nicotina è spalmata nel tempo. Ne consegue la necessità di utilizzare un liquido con una concentrazione maggiore. Al contrario, chi utilizza strumenti in subohm consuma molto più liquido anche per effetto della minore concentrazione di nicotina.
Si può concludere che utilizzare sistemi intermedi, cioè resistenze più alte e batterie meno potenticommenta dal suo blog Jacques Le Houezec, esperto in tabaccologia specializzato in sistemi di vaporizzazione personale – con liquidi ad maggiore dosaggio di nicotina può servire ad inalare meno vapore, riducendo così ancora di più il rischio di esposizione a sostanze tossiche, anche se presenti a livelli infinitesimali.

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