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Quasi duemila tra articoli e ricerche scientifiche consultate; campionatura durata oltre un anno; sintesi espresse in cinquanta pagine di relazione e quattro punti salienti. Anche lo staff di ricerca dell’Università canadese di Victoria è arrivato alla conclusione che il vaping non è un viatico al fumo di tabacco. Anzi, è il metodo migliore per smettere di fumare e per salvaguardare la salute pubblica.
Scorrendo tra tutte le pubblicazioni sino ad oggi pubblicate, l’equipe coordinata da Marjorie MacDonald ha anche rilevato che il vapore prodotto dai dispositivi elettronici si disperde nell’aria in meno di trenta secondi, contro i 18-20 minuti del fumo di tabacco. L’esposizione passiva al vapore, dunque, è assai modesta e limitata nel tempo. Anche per quanto riguarda le sostanze tossiche contenute nell’aerosol, la partita contro il tabacco non avrebbe storia: il vapore ne contiene al massimo diciotto e con una concentrazione assolutaemente risibile. Per contro, il fumo di sigarette sprigionerebbe settantanove sostanze cancerogene in quantità elevate.