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In timida crescita la domanda di acquisto di locali da adibire a negozi di sigarette elettroniche. Ma in calo il prezzo medio di vendita. Sono i dati diffusi da una indagine promossa da Immobiliare.it prendendo in esame tutti gli annunci immobiliari di vendita e di acquisto ospitati sul proprio portale.
Rispetto l’anno passato, la domanda è cresciuta dell’1 per cento, mentre è leggermente in calo l’offerta: -1 per cento. Il prezzo medio della compravendita è in calo del 6 per cento. In parole povere: aumenta la richiesta di chi vuol comprare un negozio e, nonostante chi lo abbia non voglia venderlo, il prezzo però è decisamente più conveniente rispetto un anno fa. A cosa è dovuto? Probabilmente non al mercato del vaping in sè ma è allineato allo scoppio della bolla immobiliare. Ovvero, il prezzo dei locali non è determinato tanto dal settore merceologico ma dall’andamento dei prezzi del mattone.
Interessante il confronto con le tabaccherie. Come spiega il comunicato diffuso da Immobiliare.it ,”scema l’interesse verso le tabaccherie più classiche, attività che soffrono la difficoltà del passaggio generazionale: l’offerta risulta in crescita del 4 per cento a cui corrisponde una uguale percentuale, ma in negativo, della domanda, a fronte di prezzi che scendono del 5 per cento“.