© Sigmagazine, rivista d'informazione specializzata e destinata ai professionisti del commercio delle sigarette elettroniche e dei liquidi di ricarica - Best edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - P. Iva 14153851002 - Direttore responsabile: Stefano Caliciuri - Redazione: viale Angelico 78, Roma - Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Roma al numero 234/2015 - Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017
Sigmagazine apre le sue pagine ai lettori. In questi giorni la casella email della nostra redazione, quella dei messaggi sulla nostra pagina FB e persino quelle private ricevono messaggi a getto continuo. Ci scrivono negozianti che ci chiedono cosa ne sarà di loro: qualcuno sta per firmare un contratto di franchising, qualcun altro sta per inaugurare un nuovo punto vendita e magari si è pure indebitato per farlo, qualcuno vede semplicemente una cortina nera – di fumo, verrebbe da dire – sul suo domani, quello più vicino. Ci scrivono consumatori per esprimere la loro rabbia, persone che hanno trovato nella sigaretta elettronica una via d’uscita dal fumo e che ne hanno sperimentato sulla propria salute i benefici. Temono di non trovare più i loro prodotti, i loro negozi, di dover scegliere fra pochi liquidi di scarsa qualità. E, soprattutto, temono che a quel punto tornare a fumare sarà la soluzione più semplice. Da questi messaggi spesso commoventi, si compone l’immagine di un settore del vaping fatto di carne e sangue. Di sacrifici, speranze, figli da crescere, bollette da pagare e somme da tirare a fine mese.
La senatrice Simona Vicari, nel suo intervento in Senato, ci ha descritto come un settore di evasori, di truffatori che campano sulle spalle dei cittadini onesti e che prosperano nel sottobosco dell’illegalità, vendendo prodotti non tracciabili. Non una parola sulla salute, sul fatto che la sigaretta elettronica aiuti a smettere di fumare e che riduca drasticamente i danni da fumo. Non sappiamo voi, ma noi appena ieri abbiamo inviato un F24, consegnando allo Stato parte dei nostri guadagni e a passare per evasori traffichini non ci stiamo.
Per questo abbiamo deciso di aprire le pagine del nostro giornale al mondo del vaping. Raccontateci chi siete, quali sono le vostre paure e quali i vostri dubbi. Diventiamo persone, non numeri. Diffondete l’iniziativa, più siamo e più contiamo. Ne uscirà una raccolta di testimonianze e storie di vita vissuta da utilizzare e diffondere per dimostrare che dietro una nuvola di vapore c’è tanto altro. Se volete, potete inviarci i vostri messaggi all’indirizzo redazione@sigmagazine.it e cercheremo di raccoglierli e pubblicarli con il vostro nome, cognome e città. Non dimenticate di aggiungere l’autorizzazione alla pubblicazione. Naturalmente, avendo delle leggi da seguire, non pubblicheremo messaggi anonimi, messaggi contenti insulti o affermazioni passibili di querela.