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Francia, perquisizioni e sequestri in sedi Big Tobacco

Secondo la stampa transalpina coinvolte anche Bat e Seita, filiale locale di Imperial Tobacco. L'attività degli inquirenti probabilmente successiva a una denuncia del 2015.

Perquisizioni e sequestri all’interno delle sedi francesi delle multinazionali del tabacco. Lo rende noto l’Autorità garante della concorrenza attraverso un comunicato stampa.  “I servizi investigativi dell’Autorité de la Concurrence – si legge nella nota – hanno proceduto ieri, dopo l’autorizzazione di un giudice, visite senza preavviso e operazioni di sequestro a società sospettate di aver attuato pratiche e attività anticoncorrenziali nel settore della produzione, importazione e distribuzione di prodotti del tabacco. In questa fase – viene sottolineato – questi interventi ovviamente non pregiudicano la colpevolezza delle aziende interessate dalle pratiche presunte. L’Autorité de la Concurrence non ha alcun commento sull’identità delle aziende visitate o sulle attività coinvolte“.
Secondo le notizia diffuse dalla stampa francese, sarebbero state perquisite, tra le altre, le sedi di British American Tobacco e di Seita, la filiale francese di Imperial Tobacco. Le due multinazionali avrebbero confermato di aver subìto le ispezioni e il sequestro di alcuni documenti relativi al periodo 2007-2012. L’origine dell’indagine dell’autorità garante della concorrenza non è nota. Nel gennaio 2015, il Comitato nazionale contro il tabacco (CNCT) presentò una denuncia contro i produttori di sigarette Marlboro (Philip Morris), Camel (Japan Tobacco), Lucky Strike (British American Tobacco) e Gauloises (Imperial Tobacco-Seita) per accordo illecito sui prezzi. In Francia è l’industria del tabacco che fissa i prezzi di vendita e allo Stato va oltre l’80% del prezzo finale; il guadagno dei tabaccai francesi sulla vendita di un pacchetto di sigarette è dell’8,74%.

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