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Salvini: “Dalle parole ai fatti”. Via la tassa sulle sigarette elettroniche

Contattato questa notte poco dopo la certezza dei dati elettorali, Matteo Salvini spinge sull'acceleratore e non dimentica le problematiche del vaping: ""Gli impegni presi si rispettano. Non vedo l'ora di andare al governo per passare dalle parole ai fatti".

Ha dormito due ore questa mattina Matteo Salvini, neoleader del centrodestra e papabile candidato premier della coalizione di governo. Certo, potrà essere soltanto il Presidente Mattarella a indicare il suo nome per l’incarico ma, geometrie variabili dell’ultima ora permettendo, al momento appare la figura su cui dovrebbero convergere le forze maggioritarie in Parlamento. Prima ha seguito con entusiamo lo spoglio elettorale, poi è andato in conferenza stampa per esprimere la totale soddisfazione sull’esito del voto. Nonostante la frenesia del momento, Salvini non ha certamente dimenticato l’impegno assunto nei confronti del vaping. È lui stesso a confermarlo ai nostri taccuini. Prima con un sms alle 4,43 di questa mattina dove ribadisce l’impegno sulla riforma del settore del vaping, con cancellazione dell’oppressione fiscale. Poi, qualche minuto dopo, si è detto pronto di (ri)costruire il Paese. E come se non bastasse, terzo accenno che non lascia spazio ad alcuna interpretazione. “Gli impegni presi si rispettano. Non vedo l’ora di andare al governo per passare dalle parole ai fatti“.
E gli impegni presi parlano anche di abolizione dell’imposta di consumo, reintroduzione delle vendite online, riduzione del debito pregresso delle aziende produttrici e distributrici di prodotti del vaping. Matteo Salvini ha già sottoscritto il testo di una bozza di Decreto Legge che si è impegnato a portare in Consiglio dei Ministri nella prima data utile. Una legge già pronta e scritta che vuole salvaguardare non soltanto le 30mile addette del settore, non soltanto il centinaio di piccole e medie imprese, ma soprattutto i due milioni di consumatori che optando per la sigaretta elettronica hanno scelto di tutelare la loro salute. E, direttamente, anche la salute pubblica.
Questo il testo che potrebbe trasformarsi in Decreto Legge:

Capo I – Modifiche al decreto legislativo n. 504 del 1995

  1. In attesa di una decisione organica Europea circa la tassazione dei liquidi da inalazione:
    a) i commi da 2 a 7-bis dell’Art. 62-quater del decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504 sono abrogati.
    b) il comma 1-ter dell’art. 62-quater del decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504 è sostituito dal seguente:

1-ter – Dalla data di entrata in vigore del presente comma cessa di avere applicazione l’imposta prevista dal comma 1-bis;

Capo II – Sull’accertamento con adesione delle imposte di consumo dovute ex art. 62-quater D.Lgs. 504/1995

  1. Con modalità corrispondenti a quelle disciplinate dal decreto legislativo 19 giugno 1997, n. 218, è possibile l’accertamento con adesione delle imposte di consumo dovute ai sensi dell’art. 62-quater, commi 1 e 1-bis, del decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504 fino all’entrata in vigore della presente norma. L’accertamento con adesione, la cui competenza è attribuita alla Direzione Centrale gestione accise e monopolio tabacchi – Ufficio circolazione tabacchi della Agenzia delle Dogane e dei Monopoli dovrà prevedere la riduzione degli importi dovuti in misura non inferiore al 95% e la dilazione del pagamento della somma definita in adesione in un numero di rate pari a 120, tenendo conto dell’impossibilità di traslazione economica sui consumatori, dell’effettiva capacità di assolvere il debito tributario da parte dei soggetti tenuti al pagamento e dell’esigenza di garantire la continuità aziendale, determinata anche in base ai dati in possesso dell’Agenzia delle Dogane e del Monopoli o di altre agenzie fiscali. È esclusa la punibilità per le violazioni commesse da parte dei soggetti che aderiscono alla definizione in adesione.
  2. I debitori di imposta presentano domanda di definizione in adesione ai sensi del precedente comma 2 mediante presentazione in via telematica del modello approvato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli entro e non oltre 60 giorni dall’entrata in vigore della presente norma. Il procedimento di definizione in adesione si conclude entro 60 giorni dalla presentazione del modello con la sottoscrizione dell’accordo di definizione. L’accordo deve prevedere la concessione da parte dell’aderente di una garanzia fideiussoria, prestata secondo le modalità di cui all’art. 1, legge 10 giugno 1982, n. 348, a copertura di tre rate di pagamento. L’accordo si perfeziona al pagamento dell’imposta ivi definita, ovvero della prima rata. Il mancato pagamento di tre rate determina la risoluzione del medesimo.
  3. La presentazione del modello sospende per novanta giorni i termini per l’impugnazione di provvedimenti impositivi aventi ad oggetto le imposte di cui al comma 2. Nel caso in cui tali provvedimenti siano stati oggetto di impugnazione dinanzi alla giurisdizione tributaria il processo è sospeso a domanda della parte più diligente fino alla conclusione del procedimento di cui al comma 3. Il perfezionamento della definizione in adesione produce gli effetti di cui all’articolo 46 del decreto legislativo 31 dicembre 1992, n. 546.

Capo III – Modifiche al decreto legislativo 12 gennaio 2016

  1. Al decreto legislativo 12 gennaio 2016, n. 6, articolo 21, i commi 11 e 12 sono abrogati.

Capo IV – Attribuzione codice Ateco

  1. Il Ministero dello sviluppo economico di concerto con le camere di commercio, le associazioni di categoria del settore sigarette elettroniche e gli enti preposti, provvede entro e non oltre tre mesi dalla data di pubblicazione del presente decreto ad istituire il codice principale Ateco per il settore delle sigarette elettroniche e liquidi da inalazione e i vari sottocodici.

Segue quindi la frase: “Con la presente firma mi impegno ad adoperarmi per far sì che nel primo decreto legge del nuovo Governo 2018 si inseriscano le norme “salva settore sigarette elettroniche” sopra riportate, e ciò anche al fine di equiparare il trattamento delle imprese italiane a quelle dei principali Paesi Europei che non prevedono la tassazione dei prodotti”, sottoscritta in calce dall’onorevole Matteo Salvini.

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