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Sigarette elettroniche, in 5 anni triplicato utilizzo per smettere di fumare

Pubblicata ricerca europea che ha coperto il quinquiennio 2012-2017. Nello stesso periodo il ricorso alla farmacoterapia è diminuito dal 14,6% all'11,1%.

L’uso delle sigarette elettroniche nell’Unione europea come strumento per smettere di fumare è triplicato tra il 2012 e il 2017. Lo dice il rapporto sui consumi pubblicato da Tobacco Control nel British Medical Journal.
La ricerca è stata condotta attraverso una serie di domande poste a fumatori ed ex fumatori. Gli esiti hanno dimostrato che negli ultimi cinque anni le persone che hanno cercato di smettere di fumare hanno sceglio prevalentemente la sigaretta elettronica, rispetto i rimedi farmacologici che invece erano in voga negli anni precedenti l’avvento dell’ecig.
L’utilizzo dei vaporizzatori personali è cresciuto dal 3,7% al 9,7%; nello stesso periodo il ricorso alla farmacoterapia è diminuito dal 14,6% all’11,1%. È stato inoltre stabilito che i giovani tra i 15 ei 24 anni hanno maggiori probabilità di utilizzare strumenti alternativi per smettere di fumare; al contrario, le perosne di età superiore i 55 anni sono meno inclini ad ascoltare i consigli medici da parte degli operatori sanitari o dei centri antifumo. Il rapporto, dunque, conclude che i centri antifumo e gli operatori sanitari dovrebbero utilizzare la sigaretta elettronica come strumento per smettere di fumare. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stabilito un obiettivo da raggiungere entro il 2025: ridurre del 30% il consumo di tabacco nel mondo.

 

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