L'attualità quotidiana sulla sigaretta elettronica

Un cartone animato contro la disinformazione sulla sigaretta elettronica

Protagonisti sono un topolino bianco e un pappagallo femmina, animali domestici di una donna che ha smesso di fumare ed è passata alla sigaretta elettronica.

Si chiama “Passive vaping: a guide for parrots” (Vapore passivo: una guida per pappagalli) il breve cartone animato pubblicato oggi sul canale Youtube del britannico National Centre for Smoking Cessation and Training. Lo short movie – dura appena 4 minuti e 10 secondi – è stato realizzato in partnership con New Nicotine Alliance e sostenuto da Public Health England ed è a dir poco geniale. Protagonisti sono un topolino bianco e un pappagallo femmina, animali domestici di una donna che ha smesso di fumare ed è passata alla sigaretta elettronica. Il topolino è molto stimolato dagli aromi sprigionati dall’ecig della padrona (“Un’idea di vaniglia con finale alla fragola, molto buono!”), mentre la pappagallina si mostra estremamente preoccupata. E il motivo è presto detto: il fondo della sua gabbietta è tappezzato di pagine di giornale che riportano i titoli allarmistici sugli effetti del vaping.
Questo espediente dà modo agli autori del video di ripercorrere e di rispondere a tutte le principali campagne denigratorie sulla sigaretta elettronica passate sui media. Dalla possibile pericolosità delle sostanze chimiche contenute nei liquidi e sprigionate dalla loro vaporizzazione, al rischio rappresentato dalla nicotina, ai componenti degli aromi. Per ogni titolo citato con concitazione dal pappagallo, il topolino ha una risposta rassicurante basata su studi e ricerche scientifiche, senza dimenticare di citare le regole introdotte dalla Tpd a tutela dei consumatori. “Si pensa che il vaping sia del 95 per cento meno dannoso del fumo – spiega il piccolo roditore – e non ci sono davvero prove della nocività della inalazione passiva del vapore”. Dopo tutte queste confutazioni, la pappagallina decide offesa di non parlare più con il topo. Proprio come fanno molti oppositori della sigaretta elettronica, quando sono messi alle strette dalle evidenze scientifiche.

 

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