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“Alla fine del 2017 ho assunto l’impegno di guidare l’Agenzia Dogane e Monopoli e di tornare a servire le istituzioni italiane dopo anni in Europa. Il pronunciamento del CSM mi chiede di scegliere: tornare a fare il magistrato oppure continuare a dirigere l’Agenzia. Dinanzi a questa alternativa, sia pure a malincuore, decido di restare alla direzione dell’ADM. Voglio onorare l’impegno preso con il mio Paese e completare l’ambiziosa riforma in corso dell’Amministrazione”.
Lo ha dichiarato in una nota Giovanni Kessler, direttore dell’Agenzia Dogane e Monopoli, a seguito del diniego da parte del Csm di prolungare il periodo di aspettativa. Secondo il Csm, Kessler è stato “fuori ruolo da troppo tempo per potervi rimanere ancora” ed aveva quindi disposto che tornasse a fare il magistrato, assegnandogli il posto di sostituto procuratore a Bolzano. Kessler è stato fuori ruolo per 18 anni ed anche sottraendo il periodo in cui ha svolto il mandato di parlamentare supera il tetto massimo stabilito dalla legge di 10 anni. Da qui l’aut-aut del Csm. Al quale Kessler ha dunque risposto con l’abbandono della toga.