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Follia del governo greco: divieto di vendita dei liquidi senza nicotina

Una decisione senza precedenti. Tanto assurda quanto folle: la Grecia ha vietato la vendita dei liquidi di ricarica per sigarette elettronica senza nicotina. Potranno rimanere sul mercato soltanto quelli che contengono la nicotina. Il governo greco ha giustificato la scelta sostenendo che la Tpd regolamenta solo i liquidi con nicotina quindi tutti gli altri sono da considerare fuori legge. In particolare, la scelta del governo è contrastare – si legge sul documento greco – “il dilagare dei cosiddetti mix and vape ed il conseguente fai da te”. Una assurdità che ha mandato letteralmente su tutte le furie il dottor Konstantinos Farsalinos, tra i medici più apprezzati e autorevoli nel mondo della ricerca scientifica applicata al vaping. “È una decisione che non esiste nel mondo. Vorrei sottolineare che anche nei paesi che vietano la sigaretta elettronica, si applica solo ai prodotti nicotinici, mentre i non-nicotinici circolano normalmente, come ad esempio in Australia, Singapore e Hong Kong. Ciò significa che qualcuno che non ha più bisogno di nicotina e usa liquidi a zero dovrà tornare ad usare la nicotina. Onestamente non so se coloro che hanno preso la decisione abbiano capito cosa hanno deciso“. L’obiettivo del vaping è ridurre il danno sino a portare il consumatore ad utilizzare i liquidi senza nicotina e poi magari smettere definitivamente. Quanto sta accadendo in Grecia è paradossale: il consumatore a questo punto è spinto ad utilizzare la sigaretta elettronica soltanto con nicotina (anche se la usa a zero) oppure si apre una forte possibilità che abbandoni il vaping per tornare al tabacco.

 

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