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Organizzazioni anti-tabacco a Bruxelles: 94 lobbisti e budget miliardario

Sono 24 i gruppi di pressione che lavorano per portare avanti le più aggressive politiche anti tabacco e anti vaping.

Un rapporto per analizzare quanto incidono, e spendono, le lobby accreditate a Bruxelles per perseguire politiche anti-tabacco. Le trentaquattro pagine del report sono state curate da Forest Eu, organizzazione che riunisce i maggiori fabbricanti di tabacco, tra cui Bat, Jti e Imperial Brands (ma non Philip Morris).
Il rapporto identifica i ventiquattro diversi gruppi di pressione che, operando
a Bruxelles, stanno portando avanti le più aggressive politiche anti-tabacco. Con un budget totale di 1,1 miliardi di euro, gestiscono 94 lobbisti. Non tutte le organizzazioni sono impegnate esclusivamente nella lotta al tabacco ma si dividono anche in altre campagne di sensibilizzazione. Il report però specifica che non è stato possibile estrapolare l’importo destinato alla lotta al tabacco. Le cifre indicano comunque un forte impegno sul fronte della pressione politica e di sensibilizazzione dell’opinione pubblica. I quattro gruppi più importanti sono
Smoke Free Partnership (SFP); European Network for Smoking and Tobacco Prevention (ENSP); Association of European Cancer Leagues (ECL); European Public Health Alliance (EPHA). Nel 2016 la Commissione europea attraverso la direzione Generale per la salute e la sicurezza alimentare (DG SANTE) e l’Agenzia esecutiva per i consumatori, la salute, l’agricoltura e l’alimentazione (Chafea) ha finanziato con 6 milioni di euro le organizzazioni che spingono verso una più dura regolamentazione anti-tabacco.

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