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Class action a tutela dei consumatori di sigarette elettroniche

Il presidente Canino esprime rammarico per la vicenda dell'emendamento al DL Dignità e ipotizza azioni a favore della riduzione del danno da fumo.

di Redazione

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del presidente dell’Associazione nazionale per i vapers uniti (Anpvu), Carmine Canino:

Registriamo con rammarico il giudizio di inammissibilità dell’emendamento volto all’abolizione dell’imposta. Attendiamo di sottoporre al vaglio dei fatti le opinioni pro-vaping già manifestate dalle forze politiche di maggioranza, consapevoli che, se sussiste la volontà politica, si sapranno trovare anche gli strumenti tecnico-normativi e procedurali per poter procedere ad una rapida cancellazione della tassa sugli eliquid. Permane il silenzio del Ministero della Salute che desta preoccupazione almeno quanto il mantenimento dell’imposta.
Allo stato attuale, la generalità dei consumatori subisce una irragionevole barriera all’ingresso del mercato del vaping, determinato da un’imposta irragionevole e abnorme; nel contempo alla generalità dei consumatori è negata in qualsiasi forma una informativa corretta e veritiera che espliciti con trasparenza la enorme riduzione del danno derivante dalla sostituzione delle sigarette analogiche con le ecig.
In questo contesto, tantissimi fumatori non prendono in considerazione l’utilizzo dei vaporizzatori e, fatto ancor più grave, tantissimi vapers hanno ricominciato a fumare. Motivo per cui Anpvu ha posto allo studio la possibilità di esercizio di una class action, a tutela della salute di migliaia di consumatori, che continua ad incontrare evidente pregiudizio nella suddetta mala-informazione nonché nell’assurda imposta di consumo che grava sui liquidi“.

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