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Perché è sbagliato ingabbiare la sigaretta elettronica nella burocrazia

"Il tema vero non è solo la sigaretta elettronica o l’insieme dei prodotti da vaping, ma un atteggiamento di fondo, un’attitudine: l’idea che se per caso qualcosa si muove, se nuovi protagonisti entrano in campo, se ulteriori (piccoli o grandi) spazi di mercato sembrano aprirsi, tutto questo non sia un’opportunità ma un’insidia".

In questa occasione (per ragioni più procedurali che di volontà politica, mi par di capire dall’esterno), il Parlamento non ha attuato la liberalizzazione delle sigarette elettroniche, dopo anni (è sempre bene ricordarlo) di ingiuste aggressioni fiscali e burocratiche. Ma ho la sensazione che il clima sia cambiato, e che possa esserci spazio, nelle prossime settimane e mesi, per invertire la tendenza. Il tema vero non è solo la sigaretta elettronica o l’insieme dei prodotti da vaping, ma un atteggiamento di fondo, un’attitudine: l’idea che se per caso qualcosa si muove, se nuovi protagonisti entrano in campo, se ulteriori (piccoli o grandi) spazi di mercato sembrano aprirsi, tutto questo non sia un’opportunità ma un’insidia. Qualcosa che va immediatamente ingabbiato nella burocrazia, colpito dalla mannaia fiscale, scoraggiato, punito. È un triplo errore. Un errore morale e ideale, perché colpisce al cuore la capacità di una società di produrre innovazione, di essere vibrante anche quando tutto sembra fermo e stagnante. Un errore economico, perché scoraggia la crescita: e, senza scomodare Laffer, è evidente che una punizione fiscale eccessiva diventa controproducente. E perfino un errore dal punto di vista dei concorrenti, i soggetti coinvolti nella filiera tradizionale del tabacco: quello stesso meccanismo delle accise che oggi ti sembra “amico” perché colpisce altri, domani tornerà “nemico” quando tornerà a inasprire il trattamento degli altri prodotti, come ha già fatto mille volte con ben noti effetti depressivi (e a volte pure distorsivi). E’ una battaglia da proseguire. Spiace solo per il tempo perso e i danni che si sono già prodotti, e che nessuno potrà risarcire.