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Emendamento sigarette elettroniche, ecco cosa è successo in Commissione

Dal resoconto ufficiale della Camera, la verità sui fatti e i nomi dei protagonisti.

Per capire cosa sia successo in occasione della discussione sull’emendamento no-tax e web libero ci viene in soccorso il Bollettino della Commissione riunita Lavoro e Finanze. I due emendamenti sul riordino del mercato del vaping e sulla rinegoziazione del debito pregeresso delle aziende, entrambi aventi come primo firmatario l’onorevole Gusmeroli, erano stati in un primo momento giudicati inammissibili ma, a seguito di ricorso, la presidente Ruocco aveva riammesso il testo alla prova del voto. Ma poi, il colpo di scena.
Tutto accade in apertura della seduta del 24 luglio, poco dopo le 11,30. Come si evince dal resoconto, la deputata Debora Serracchiani (Pd) “chiede una breve sospensione della seduta per consentire ai gruppi di prendere visione degli emendamenti che sono stati ritirati. Ricorda, inoltre, che il suo gruppo ha inviato una lettera al Presidente della Camera in cui contesta la riammissione di alcune proposte emendative dichiarate inammissibili. Si tratta dell’emendamento Murelli 9.035, in materia di TV locali, e degli articoli aggiuntivi Gusmeroli 12.03 e 12.05, in materia di sigarette elettroniche. Ritiene, infatti, che le materie trattate da tali proposte emendative siano completamente estranee ai temi trattati dal provvedimento in esame“. Segue l’intervento di Galeazzo Bignami (Forza Italia) per ricordare che “anche il suo gruppo ha inviato una lettera al Presidente della Camera per contestare la riammissione degli articoli aggiuntivi Gusmeroli 12.03 e 12.05, in materia di sigarette elettroniche. Inoltre, segnala che, con la stessa lettera, il gruppo di Forza Italia ha chiesto la riammissione degli articoli aggiuntivi Carfagna 12.01, Giacomoni 12.06 e 12.07 e Porchietto 7.03“. La presidente della commissione Carla Ruocco “preso atto delle questioni sollevate dai deputati Serracchiani e Bignami, ricorda che di esse si occuperà la Presidenza della Camera“, ovvero direttamente il presidente Fico. Interviene nuovamente Serracchiani per richiedere “una breve sospensione della seduta per consentire a tutti i componenti delle Commissioni di prendere visione del fascicolo contenente le proposte emendative segnalate” che era stato da poco distribuito. La seduta viene sospesa alle 11.35 per poi riprendere alle 11.44.
La decisione del presidente Fico è stata comunicata in commissione verso le 17.50. È la presidente Ruocco a darne informazione: “Il Presidente della Camera, con lettera in data odierna inviata a seguito delle note trasmessegli dai deputati Carfagna ed altri e Delrio, ha informato i Presidenti delle Commissioni riunite di non poter condividere le valutazioni effettuate sull’ammissibilità degli articoli aggiuntivi Murelli 9.035 e Gusmeroli 12.03 e 12.05, in quanto gli stessi non appaiono riconducibili né alle disposizioni oggetto del provvedimento, né alla problematica da esso affrontata, invitandoli altresì a tenere conto di queste considerazioni anche ai fini di ogni ulteriore, conseguente valutazione di competenza sul complesso degli emendamenti presentati, che la presidenza delle Commissioni riunite si riserva di affrontare“. Aggiungendo a fine lettura che “i citati articoli aggiuntivi devono ritenersi inammissibili e non saranno pertanto posti in votazione”.
I documenti quindi hanno fatto chiarezza: mentre Forza Italia ha effettivamente chiesto il parere del Presidente Fico sull’ammissione anche di alcuni suoi emendamenti, il Partito Democratico si è appellata alla presidenza della Camera esclusivamente per il ritiro degli emendamenti della Lega sul sistema televisivo locale e sulle sigarette elettroniche.

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