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Sigarette elettroniche, Lauro (Coiv): “Il governo sia coerente: detassazione e libertà di vendita”

"Ci aspettiamo che nella legge di bilancio, o in un eventuale provvedimento che dovesse essere emanato prima, vi sia quanto necessario e urgente per la permanenza in vita del nostro settore: la detassazione e la libertà di vendita".

Siamo rammaricati perché il decreto dignità, che oggi viene trasmesso all’Assemblea della Camera, non contiene le norme sul comparto della sigaretta elettronica che ci aspettavamo e che erano contenute negli emendamenti firmati dalla Lega e dal Movimento 5 Stelle”. Lo afferma in un comunicato Vincenzo Lauro, presidente della Coalizione operatori italiani vaping (Coiv), l’Associazione che riunisce catene di negozi al dettaglio, produttori e distributori di sigarette elettroniche, commentando l’approdo del decreto in Aula. “Prendiamo atto – prosegue Lauro –  di una decisione di carattere tecnico-formale, ovvero la dichiarazione di inammissibilità delle due proposte di modifica perché estranee alla materia trattata dal provvedimento, ma ricordiamo al legislatore che il comparto della sigaretta elettronica è al collasso e che ha bisogno di risposte concrete e urgenti. Non è più differibile una soluzione che consenta agli operatori del settore di continuare a fare il proprio lavoro in maniera trasparente e onesta”.
Secondo Lauro “la cancellazione della tassazione sui liquidi da inalazione, e la possibilità di continuare a vendere i nostri prodotti nelle migliaia di negozi che nel corso degli anni hanno creato occupazione e reddito, deve rimanere una priorità della maggioranza e del Governo. Il vice premier Salvini ha preso una posizione chiara in merito, ci aspettiamo che sia coerente e che porti a termine l’impegno assunto con il settore durante la campagna elettorale, in tempi brevissimi. Ci aspettiamo insomma che nella legge di bilancio, o in un eventuale provvedimento che dovesse essere emanato prima, vi sia quanto necessario e urgente per la permanenza in vita del nostro settore: la detassazione e la libertà di vendita”. I due emendamenti al decreto dignità – che dovrebbe essere approvato dalla Camera il 2 agosto prossimo per fare poi un passaggio formale e senza modifiche al Senato – prevedevano la cancellazione dell’imposta di consumo sui liquidi, liberalizzandone nuovamente la rivendita anche online, e istituivano un codice principale Ateco per il settore delle sigarette elettroniche. Veniva anche prevista la possibilità di accertamento con adesione delle imposte di consumo dovute e mai pagate, con una riduzione degli importi non inferiore al 95-98% e la dilazione del pagamento in 120 rate mensili.

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