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L’approccio della Commissione europea verso i cosiddetti nuovi prodotti del tabacco (fra i quali viene classificata anche la sigaretta elettronica che non contiene tabacco) continuerà ad essere “molto prudente”. Lo ha dichiarato il vice direttore della Dg salute e sicurezza alimentare, Martin Seychell, a margine dello European Health Forum in corso a Gastein in Austria. Si tratta del più importante forum sulla salute a livello continentale. Seychell, sentito da Euractiv, ha sottolineato che la Commissione deve “promuovere il concetto che non bisogna avere dipendenze e basta. In poche parole bisogna prevenire la dipendenza”. Per questo, ha spiegato, la Commissione ha inserito nella Tpd l’obbligo di notificare i prodotti alle autorità prima di immetterli sul mercato, lasciando ai singoli Stati la possibilità di vietarli del tutto “se hanno la sensazione e le prove che abbiano un impatto negativo sulla salute pubblica”.
Gli ha fatto eco il commissario per la salute Vitenis Andriukaitis, il cardiologo lituano da sempre poco aperto verso i nuovi prodotti, che ha affermato che al momento è noto che le sigarette elettroniche sono meno dannose del fumo, ma fanno comunque male e non devono essere usate per smettere di fumare. Insomma, sembra che la riduzione del danno non sia di casa in Europa.