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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 23 al 29 dicembre

Consueto appuntamento con la rassegna stampa internazionale dal mondo del vaping. Questa settimana riflettori puntati su Germania, Francia, Corea del Sud, Tunisia, Svizzera.

SvizzeraProgetto pilota per dire addio al fumo con la sigaretta elettronica
Svolta in Svizzera per la sigaretta elettronica sul versante sanitario. Il centro di assistenza contro le dipendenze di Olten, nel canton Soletta, ha inaugurato un nuovo programma che include la sigaretta elettronica (e i liquidi con nicotina) come metodo proposto a chi intende smettere di fumare. Si tratta di un progetto pilota che durerà 18 mesi. Coloro che aderiranno sanno seguiti da personale specialistico appositamente addestrato sugli aspetti psicologici, comportamentali e sanitari legati al vaping. Secondo uno studio, il 61% dei fumatori sarebbe pronto a chiudere con le sigarette tradizionali ma la rinuncia alla nicotina rappresenta un passo troppo lungo. Per questo nella sperimentazione l’ecig sarà offerta con liquidi contenenti nicotina, nell’ottica delle strategie di riduzione del danno. L’iniziativa è supportata da Helvetic Vape, associazione svizzera degli utilizzatori di prodotti del vaping e rientra nella strategia nazionale 2017-2024. Di recente l’associazione degli esperti in dipendenze svizzeri di lingua tedesca aveva chiesto ai cantoni della Confederazione di riconoscere l’ecig come strumento di riduzione del rischio. Approfondimento su Sigmagazine.

TunisiaDai 30 ai 40 morti al giorno per malattie legate al fumo
Un morto ogni sei secondi, 6 milioni all’anno. Sono le cifre dei decessi per malattie provocate dal fumo, riportate sul sito della radio tunisina Mosaique, che dedica al tabacco e alle sue alternative un lungo articolo di approfondimento. Per quanto riguarda il paese nord africano i numeri sono altrettanto allarmanti: secondo una rilevazione delle autorità sanitarie locali, ogni giorno fra 30 e 40 persone sono vittime delle conseguenze del fumo. L’emittente ricorda l’ultima campagna antifumo promossa dalle autorità, lo scorso anno e rilancia il dibattito sulle alternative da promuovere come la sigaretta elettronica o i riscaldatori di tabacco. Un tema importante in un continente che segna gravi ritardi nella lotta al tabagismo e nel quale le multinazionali del tabacco continuano a spadroneggiare senza troppi ostacoli. A dispetto dei pentimenti mostrati in altre regioni del mondo dove i governi hanno avviato serie politiche antifumo che ne hanno messo in discussione il business consolidato.

UsaI giovani che svapano sarebbero stati giovani fumatori
L’allarmismo diffusosi negli Usa sul tema del vaping giovanile rischia di mettere in ombra un dato molto semplice. A fronte dell’incremento degli svapatori nelle scuole secondarie (che abbiamo segnalato nella rubrica della scorsa settimana) si registra un formidabile calo degli studenti fumatori. Lo rivela il Monitoring the Future 2018 che traccia una stretta correlazione fra i due fenomeni. Il tasso di fumatori abituali tra gli studenti delle scuole secondarie è sceso in un anno dal 9,7 al 7,6%. Ma ancor più impressionante è il calo del 60% registrato dal 2011, quando la quota era al 18,7%. Il 2011 è l’anno in cui i giovani hanno avuto negli Usa accesso alla sigaretta elettronica. Da un punto di vista empirico, i numeri dimostrano che giovani potenziali fumatori sono divenuti grazie all’ecig giovani svapatori: e data la riconosciuta notevole minore dannosità dell’ecig rispetto al fumo, non è proprio una cattiva notizia.

FranciaSuccesso della lotta antifumo nel 2018, specie fra i giovani
Bilanci di fine anno per le politiche di lotta al tabagismo in Francia. Il ministero della Salute ha comunicato che un milione di fumatori ha abbandonato il tabacco nello scorso anno, mentre i numeri che riguardano i giovani sono ancora più soddisfacenti: in tre anni la quota dei fumatori di età compresa fra i 18 e i 24 anni è scesa dal 32 al 25%. Le politiche pubbliche hanno giocato un ruolo decisivo in questa discesa e lo faranno ancora di più nei prossimi anni, sostiene il ministero. Tra le cause elencate, il progressivo aumento del prezzo delle sigarette (che entro il 2020 raggiungerà i 10 euro), l’introduzione dei pacchetti neutri (senza indicazione della marca), l’aumento dei rimborsi per i trattamenti di aiuto a smettere di fumare, l’espansione del mercato della sigaretta elettronica. Importante è la continuità dell’azione. Il contrasto al tabagismo è stato avviato con decisione sotto la presidenza di François Hollande ha ricevuto un ulteriore impulso sotto quella attuale di Emmanuel Macron. Importante è anche la tradizionale campagna pubblica del “Mese senza tabacco” che si svolge a novembre.

GermaniaAggiornato l’atlante sulle norme per il vaping, una guida utile per le vacanze
Sempre utile in periodi di vacanza l’atlante degli usi e costumi sulla sigaretta elettronica nel mondo realizzato dalla rivista di settore Egarage, almeno per chi si orienta con la lingua tedesca. Si tratta di una guida su possibilità e divieti nell’utilizzo dell’ecig in località e paesi spesso meta del turismo europeo. La guida è sempre aggiornata, contiene tutte le novità legislative che vengono via via introdotte: particolare decisivo in un settore ancora molto giovane come quello del vaping. Si consiglia particolare attenzione alle normative sempre eccessivamente severe in vigore nei paesi asiatici.

GermaniaNon giova alla fama dell’ecig la contiguità fra mondo vaping e ambienti shisha
In Germania la contiguità fra il mondo del vaping e quello dei consumatori di pipe ad acqua (shisha) è un dato acquisito, come dimostra la fiera comune che si svolge da due anni a Berlino. Una commistione che rischia però di gettare una luce negativa sugli utenti della sigaretta elettronica. Le cronache dei quotidiani riportano che tra polizia e inquirenti cresce l’allarme per infiltrazioni criminali negli ambienti dello shisha, in particolare in bar e caffè destinati al consumo di pipe ad acqua e aumentati in maniera esponenziale negli ultimi anni. Tali locali stanno diventando luoghi di incontro della criminalità, scrive la Berliner Morgenpost citando fonti di polizia della capitale: non si tratta più solo di frodi fiscali legate al contrabbando di prodotti non tassati, ma dell’aggregazione di manodopera da parte di bande siriane, libanesi e afghane, spesso immigrati che scelgono la clandestinità prima che siano completate le pratiche per l’asilo (probabilmente rifiutato). Un motivo in più per gli operatori del vaping per separare le strade dal mondo shisha.

Corea del SudI riscaldatori di tabacco rappresentano l’11% della vendita di sigarette
Successo in Corea del Sud per i riscaldatori di tabacco. Secondo i dati forniti dal ministero della Sanità riferiti al mese di novembre, il nuovo prodotto lanciato sul mercato dai produttori di tabacco ha raggiunto la quota dell’11,3% dell’intera vendita di sigarette. La notizia meno buona è che la vendita di pacchetti di sigarette è in assoluto cresciuta dell’1% rispetto all’anno precedente. In numeri assoluti si tratta di 288 milioni di pacchetti di sigarette venduti nel 2018 fino a novembre, 35 milioni dei quali da utilizzati con i riscaldatori.

GermaniaUn incubatore di startup sul sito dell’ex fabbrica di sigarette
È stata una delle più grandi fabbriche di tabacco tedesche quella di Reemtsma nel distretto berlinese di Smargendorf. Ma i tempi cambiano e quelli delle sigarette non promettono più i profitti del passato. Già nel 2012 la produzione di tabacco venne sospesa e l’intera area – 12 mila metri quadrati di superficie – rimase inutilizzata in attesa di acquirenti. Nessuna chance per la ripresa con il tabacco, neppure in quantità minori: il numero dei fumatori in calo e le politiche antifumo sempre più efficaci non lasciavano altra possibilità che la vendita a investitori che avessero nuove idee. Sei anni dopo sembrerebbe arrivata la svolta: una società di Brema ha in mente di realizzare un campus che dovrebbe fungere da incubatore di startup e spera di ottenere da marzo 2019 le autorizzazioni necessarie per avviare i lavori. Molti edifici verranno abbattuti, solo la fabbrica resterà in piedi, dal momento che la sua struttura ben si presta ai nuovi scopi. Sarebbe un segno del destino se, tra le tante startup che si spera faranno vivere questo nuovo quartiere scientifico, ve ne sarà una in qualche modo legata al nuovo mondo del vaping.

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