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È una occasione da non perdere. Potrebbe essere l’unica possibilità di iniziativa popolare per intervenire direttamente nella redazione di una normativa che possa finalmente dare dignità e vita propria a quello che ormai è diventato lo strumento di riduzione del danno per antonomasia: la sigaretta elettronica. Ma affinchè questo possa accadere, occorre l’impegno e il sostegno di tutti coloro che vedono nella sigaretta elettronica una opportunità a tutela della salute pubblica. E, proprio per questo, da sostenere perché alternativo al tabacco. La Commissione europea ha accettato il testo proposto dal comitato che si è assunto l’onere di dare voce alle richieste dei milioni di vaper europei: creare una regolamentazione apposita al di fuori della direttiva europea sul tabacco. L’intento è onorevole ma arduo allo stesso tempo. Affinchè l’iniziativa vada a buon fine, il comitato organizzatore deve raccogliere un milione di firme di cittadini maggiorenni residenti in almeno sette Paesi membri dell’Unione. Raggiunto l’obiettivo, i promotori saranno chiamati sia in Commissione che al Parlamento per spiegare le loro richieste. A quel punto la Commissione adotterà una risposta formale – redatta in tutte le lingue dell’Unione – in cui illustrerà come vorrà dar seguito alla petizione.
Nel comitato promotore, il cui portavoce è il tedesco Dustin Dahlmann, sono presenti anche due italiani: Mosè Giacomello (viceportavoce) e Valerio Forconi (in rappresentanza del Belgio). Completano il comitato: il ceco Antonin Berdych, il britannico Timothy Russel Byrne, l’irlandese Joseph Kenneally e il francese Vincent Jean-Marie Durieux.
Il testo della petizione sarà ufficialmente pubblicato domani, mercoledì 20 febbraio, sul sito delle iniziative europee. Sigmagazine ne anticipa i contenuti: “Cancellare l’articolo 20 della Direttiva 2014/40/EU e sostituirlo con una legislazione specifica basata sulle prove scientifiche in linea con il funzionamento del mercato interno che distingue i prodotti del vaping dal tabacco e dai prodotti farmaceutici; garantire una nuova legislazione basata sulla conformità obbligatoria a severi standard per la qualità, la sicurezza e la produzione insieme a pratiche di marketing responsabili che garantiscano la protezione dei minori; la politica del vaping dovrebbe promuovere l’innovazione e garantire che i fumatori e i vaper abbiano informazioni chiare e accesso alle alternative al tabacco meno dannose“.
A breve sarà operativa la piattaforma web dove sarà possibile firmare la petizione.