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Incarcerata perchè sorpresa in possesso di una sigaretta elettronica. La triste vicenda è capitata ad una turista francese in visita a Bangkok, in Thailandia, uno dei Paesi più restrittivi e severi al mondo in materia di sigarette elettroniche. A rendere pubblica la vicenda di Cécilia Cornu (in foto DR) è stato quotidiano transalpino Nice Matine. La giornalista ha incontrato Cornu nella panetteria dove lavora con il resto della famiglia. “Ho vissuto un incubo – spiega la trentunenne francese – sono stata arrestata il 30 gennaio perché avevo con me una sigaretta elettronica. Era la prima volta che andavo in Thailandia“. Avvicinata da quattro gendarmi, la giovane è stata ammanettata, portata in commissariato e, dopo un processo definito “sommario“, condannata alla prigione e 23 euro di ammenda. Soltanto dopo l’interessamento della diplomazia francese, la ragazza è stata scarcerata e obbligata al rimpatrio.
Nonostante l’episodio possa sembrare assurdo, prima di entrare in uno Stato estero è sempre bene informarsi sulle leggi in vigore in materia di fumo elettronico. L’episodio occorso alla francese non è il primo di cui si è avuta notizia. Già qualche tempo fa, sempre in Thailandia, analoga disavventura capitò anche a un cittadino svizzero, collaboratore dell’azienda di produzione hardware StattQualm.