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Sfiamma la batteria del tubo meccanico, giovane salvato dal sistema di sicurezza

La testimonianza di un giovane livornese: "I tubi non sono giocattoli, un incidente può capitare anche ai più esperti"

Ha rischiato grosso Gabriele Bogi, livornese, appassionato di vaping e di tubi meccanici. Il suo Chanupa, considerato tra i tubi d’eccellenza nel panorama europeo, ha sfiammato non appena è stato premuto il tasto di contatto elettrico. Il sistema di sicurezza ha però evitato il peggio, facendo fuoriuscire le batterie dalla parte inferiore del tubo ed evitando una pericolosissima esplosione con conseguente distaccamento dell’atomizzatore. È lo stesso Bogi (in foto) a raccontare la dinamica dei fatti. È successo lo scorso 26 dicembre. La sera prima avevo messo le batterie in carica. La mattina le ho tolte dal caricabatterie e reinserite nella mod. Dopo un paio di attivazioni a vuoto c’è stato lo sfiato. Il tubo non è esploso. Credo, e sottolineo credo, che il polo flat si sia incurvato e abbia toccato la parte interna, causando un corto circuito della pila”. Contrariamente a quanto accaduto al giovane texano, per Bogi la disavventura si è conclusa nel migliore dei modi. A salvarlo è stata soprattutto la manifattura del tubo in questione. Una precauzione di sicurezza studiata e realizzata da Gianluca Cesati, il modder produttore del Chanupa. “Il tasto non ha filetti ma è tenuto in sede da un o-ring nel corpo interno del tubo. Non essendoci fori di sfiato, quando si crea una pressione dovuta ai gas di una batteria ad esempio uscita già difettosa dalla fabbrica o per un corto circuito dovuto ad errore umano, il tasto fuoriesce facendo cadere a terra le batterie. Il tubo, così, rimane integro evitando l’espulsione del pin 510 e prevenendo i relativi danni che ne potrebbero conseguire. All’interno del tubo c’è una sleeve che serve per proteggere la batteria da eventuali corti dovuti a rottura della wrap protettiva. Sono stato il primo al mondo ad adottare questa soluzione, tanto che oggi è stata ripresa da tutte le maggiori aziende di hardware”.
Possiedo diverse beast mod – commenta Bogi – So destreggiarmi bene sia con i cloni che con gli originali. Sul Chanupa avevo montato un centurion V2 T-Post con una quad coil da 0,30, 26 gauge e 10 spire. I tubi sono ottimi dispositivi per svapare ma sono anche non adatti a chi è inesperto. Soprattutto se non si conoscono rudimenti di fisica come l’effetto joule e la legge di Ohm. Non sono neppure adatti a chi non conosce gli effetti di un surriscaldamento di una batteria ai polimeri di litio oppure a chi non sa ridimensionare correttamente una o più coil rispettando tutte le variabili che vengono influenzate”. Bogi se l’è cavata con tanto spavento. Ma se avesse messo quelle batterie difettose in un tubo fabbricato non del tutto secondo le norme di sicurezza, probabilmente oggi questa non sarebbe una testimonianza ma un triste resoconto di cronaca nera.

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