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I colpi bassi degli Stati Uniti contro la sigaretta elettronica

Il vaping è una tecnologia dirompente che sta mangiando gli introiti miliardari di alcuni attori parecchio importanti: Big Tobacco e Big Pharma. E qualcuno, forse, sta cercando di correre ai ripari.

Se guardiamo indietro agli eventi che si sono verificati nel mondo del vaping nel 2019, si fa onestamente fatica a trovarne di positivi. L’evento di gran lunga peggiore dell’anno trascorso non ha niente a che fare con il nostro modo di svapare, ma chiaramente ha avuto un impatto su tutta l’industria. Naturalmente mi riferisco alle morti collegate “al vaping” negli Stati Uniti. Alcuni la chiamano E-cigarette or Vaping Product Use-Associated Lung Injury (Evali). Io rifiuto l’uso di questo termine. Se proprio dobbiamo darle un nome, bisogna essere specifici e accurati. Chiamiamola per quello che è. Svapare Cartucce Al Thc Illegali Tagliate Con Acetato Di Vitamina E Da Spacciatori Che Vogliono Massimizzare I Profitti (Scatitcadvedscvmip). Certamente Scatitcadvedscvmip non suona bene come Evali, ma non si tratta di trovare un nome o un acronimo accattivante. Si tratta di essere specifici e di dare informazioni accurate per salvare vite, aziende e posti di lavoro. Questo evento, insieme alle notizie scarse, incomplete e inaccurate dei media e alla totale incompetenza dei Centers for disease control and prevention nell’identificare con precisione e in modo tempestivo la questione, ha causato un enorme danno al vaping con nicotina e alla riduzione del danno da tabacco in tutto il mondo. Questa tragedia, completamente estranea allo svapo con nicotina, è stata e continua ad essere usata contro la nostra industria da chi era già contro di noi, o da chi ha qualcosa da perdere. Cosa perdono? Denaro!
Le ripercussioni di questo evento hanno avuto effetti devastanti sulla nostra industria. Le persone sono scoraggiate a provare la sigaretta elettronica. La gente sta ricominciando a fumare. In tutto il mondo il settore del vaping con nicotina è in crisi. Le piccole aziende e i negozi sono in difficoltà o chiudono. Aggiungeteci il divieto sugli aromi con il pretesto di salvare i minori, quando sappiamo che non sono i gusti quello che cercano, ma lo stordimento e il senso di euforia creato da prodotti ad alto contenuto di nicotina. Fate quello che serve per “salvare i minori” ma non a spese degli adulti e del loro diritto di scegliere e usare i prodotti e gli aromi di cui hanno bisogno per smettere di fumare e stare lontano dalle sigarette.
Come società, smettiamo di “dare la colpa” alle sigarette elettroniche. Smettiamo di “dare la colpa” agli aromi. Smettiamo “di dare la colpa” a un prodotto potenzialmente salvavita. Diamola, invece a quei minori che si procurano e consumano illegalmente questi prodotti. “Diamo la colpa” a chi permette che questo accada. Diamo la responsabilità a quei singoli per le loro azioni e le conseguenze. Purtroppo, come ho detto molte volte in passato, ci siamo affezionati alla parola “colpa” e disprezziamo la parola “responsabilità”. Sono stufo che i miei diritti e le mie libertà siano limitate per le azioni illegali di altri e mi chiedo quale sarà la prossima… Dovreste farlo anche voi.  Ricordate che è in vigore il divieto di acquisto di prodotti del tabacco per i minori di 21 anni. E quindi su chi ha effetto e a chi nuoce il divieto sugli aromi? Gli adulti e le aziende. Intanto gli attacchi continuano, in spregio della verità e della scienza. Se vogliamo sopravvivere come industria, dobbiamo riguadagnare la fiducia del pubblico. Se anche toglieranno tutti i divieti e l’iter autorizzativo della Fda, continueremo a soffrire se non riusciremo a riportare le persone nei negozi di sigarette elettroniche. Ritengo che siano necessarie campagne sui grandi media per diffondere la verità sullo svapo con nicotina, dando informazioni accurate e basate sulle evidenze scientifiche. Una cosa che avremmo sempre dovuto fare.
Purtroppo prevedo che nel 2020 rivedremo lo stesso copione rafforzato. Il vaping è una tecnologia dirompente che sta mangiando gli introiti di alcuni attori parecchio importanti: Big Tobacco e Big Pharma. In America abbiamo combattuto per le nostre aziende, i nostri posti di lavoro e i nostri guadagni con la campagna #WeVapeWeVote. Anche se sostengo tutte queste lotte come meglio posso, mi rattrista molto che per vincere non basti il fatto che le persone non muoiano più a causa delle malattie legate al fumo. Dio sa che dovrebbe essere così.

(articolo tratto da Sigmagazine #19 marzo-aprile 2020)