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Italiani in prima linea a sostegno della sigaretta elettronica

In previsione della revisione delle direttive fiscali e tabacchi, oltre 37mila cittadini europei hanno compilato il questionario Ethra. Dall'Italia il numero maggiore: 8.000. Seguono Francia e Germania e Spagna.

I consumatori e gli operatori della sigaretta elettronica hanno risposto nel migliore dei modi all’iniziativa lanciata da Ethra, l’associazione europea a tutela degli strumenti a rischio ridotto. In vista della revisione della direttiva fiscale e della direttiva tabacchi e in previsione di una accisa unica sui prodotti del tabacco, Ethra ha chiesto ai cittadini europei di compilare un questionario al fine di poter redigere una posizione mediana maggioritaria, fornendo così i risultati ottenuto al vaglio della Commissione. Sono state raccolte circa 37.000 compilazioni, 8.000 delle quali provenienti dall’Italia. Un numero che pone il nostro Paese al primo posto in Europa; seguono la Francia con 7.277 partecipanti, la Germania (6.283) e la Spagna (5.178). Il lavoro di raccolta  è stato realizzato grazie all’opera volontaria delle associazioni aderenti ad Ethra; l’unica associazione di consumatori di sigarette elettroniche interlocutrice e riconosciuta a livello europeo per l’Italia è Anpvu, l’associazione nazionale per i vaper uniti.
Prima di tutto – commenta Carmine Canino, presidente Anpvu – voglio ringraziare uno per tutti tutti coloro che hanno speso dieci minuti del loro tempo per compilare il quationario. Dieci minuti investiti a sostegno della sigaretta elettronica e a sostegno della battaglia contro il fumo. Avere delle conoscenze complete che vengono direttamente dagli utenti è parte essenziale delle strategie di riduzione del danno. L’iniziativa andava in questa direzione, perché era su noi consumatori coinvolgendoci e chiarire ulteriormente che l’opinione pubblica, a livello europeo, non può e non deve rimanere all’oscuro della reale efficacia di tali dispositivi nella lotta al tabagismo. Le autorità dovrebbero tassare in modo ragionevole i prodotti a danno ridotto, per garantirne l’accessibilità. Inoltre, poter disporre di una grande varietà di gusti, per quanto riguarda i liquidi dei vaporizzatori personali, è davvero importante, poiché questa varietà è intrinseca all’appello e al successo di questi prodotti. Il consumo di tabacco non è il problema, è la combustione del tabacco il problema. Si demonizza la nicotina come se fosse essa soltanto la causa di morte che si riscontra in 7 milioni di casi ogni anno nel mondo, le cui conseguenze pesano anche sui bilanci dei Paesi: in generale, il costo che il tabagismo ha sull’economia ammonta al 2% del PIL globale, se non saranno attuate serie ed efficaci politiche di contrasto“.
Il fumo è una delle principali cause di morte e malattie ma i fumatori, oggi, possono ridurne il consumo migliorando di conseguenza il loro stile di vita utilizzando i prodotti a rischio ridotto: sigarette elettroniche, riscaldatori, snus. Ad avviso della nostra associazione – aggiunge Anna Corbosiero, vicepresidente Anpvu – l’impatto maggiore arriverà dall’evitare una legislazione ulteriormente restrittiva, con conseguente introduzione di un regime fiscale più equo e rispettoso dei diritti di consumatori, rivenditori e produttori che operano in Europa. Le evidenze scientifiche attualmente disponibili indicano che il rischio di contrarre malattie fumo-correlate è notevolmente inferiore se si utilizzano le sigarette elettroniche rispetto alle sigarette di tabacco, i sigari e le pipe“.

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