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Liquidi invenduti, ricorso Smooke France-Adm: il Tar del Lazio fissa udienza

L'azione legale colpisce la "manifesta ingiustizia" nei confronti dei negozianti che si vedranno costretti a distruggere i liquidi senza contrassegno rimasti invenduti al 31 dicembre.

Il Tribunale amministrativo regionale del Lazio ha accettato il ricorso promosso da Smooke France di Pierre Siclari contro l’Agenzia delle Dogane e Monopoli sull’obbligo di distruggere i liquidi senza contrassegno rimasti invenduti. Il prossimo 9 giugno si dibatterà l’udienza in camera di consiglio per discutere della richiesta di sospensiva. Gli avvocati Marco Orlando e Giovanni Di Mario hanno fatto emergere con estrema chiarezza l'”eccesso di potere per manifesta ingiustizia, in violazione del Testo Unico sulle accise“.

Pierre Siclari (Smooke France)

Siamo riusciti a ottenere udienza – commenta l’avvocato Di Mario –  e per fortuna hanno provveduto in tempi rapidi“. Potrebbe essere un segnale? “Certamente hanno ritenuto la questione urgente. Ho fiducia perchè mi sembra che il fumus sia particolarmente evidente ed emerge l’ingiustizia palese di questo provvedimento. Se i commercianti dovranno essere costretti a buttare i liquidi già acquistati si tratterebbe di un bel danno economico che nessuno potrà loro risarcire“.
L’azione giudiziaria è stata promossa da Pierre Siclari, titolare di Smooke France, impresa di vendita e distribuzione di liquidi per sigarette elettroniche. Pur avendo la sede legale in Francia, è autorizzato dall’agenzia delle Dogane e Monopoli alla gestione del deposito fiscale e quindi pienamente legittimato a intraprendere l’azione legale. Il 9 giugno il Tar del Lazio dovrà anche comunicare la data della successiva udienza, quella che esaminerà il merito del ricorso. Proprio in virtù dell’accettazione del dibattimento del prossimo 9 giugno, le aspettative su un esito favorevole della richiesta di sospensiva sono molto alte.

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