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Sigarette elettroniche, Anafe si rivolge a Freni: “Bloccare incremento tassa”

L'associazione confindustriale del fumo elettronico al nuovo sottosegretario: "Continuità con le scelte finora operate per evitare il ripristino dei già programmati aumenti di un’imposta eccessiva e irragionevole".

Come anticipato, è Federico Freni il nuovo sottosegretario all’economia. Ed entra in un ruolo chiave per il comparto delle sigarette elettroniche e liquidi da inalazione: avrà la delega al monopolio, assumendo quindi la responsabilità di gestire i rapporti e l’indirizzo politico con l’Agenzia delle Dogane e Monopoli.
Sarà dunque l’interlocutore diretto e privilegiato delle associazioni del vaping nella delicata fase di redazione della legge di bilancio, quella che dovrà assolutamente intervenire per arrestare la drammatica progressione automatica dell’attuale imposta di consumo.
Accogliamo con soddisfazione la nomina dell’avvocato Federico Freni a nuovo sottosegretario all’economia – commenta Umberto Roccatti, presidente Anafe-Confindustria – al quale rivolgiamo i nostri migliori auguri di buon lavoro e con il quale auspichiamo di poter avviare quanto prima un confronto costruttivo basato su quella stessa competenza, giuridica ed economica, che ha dimostrato di possedere nella sua esperienza professionale. Negli ultimi mesi il Governo Draghi ha dimostrato attenzione al nostro settore economico attraverso la sospensione della maxi-tassa sullo svapo prevista dal precedente esecutivo. In vista dell’avvio della nuova sessione di bilancio, ci aspettiamo continuità con le scelte finora operate al fine di evitare, a partire dal gennaio 2022, il ripristino nonché i già programmati aumenti di un’imposta eccessiva e irragionevole. Senza un nuovo intervento legislativo, infatti, il carico fiscale per il nostro comparto aumenterebbe fino al +300% con ripercussioni letali sul tessuto industriale nazionale e sui consumatori. Serve intraprendere quanto prima un dialogo, serio e programmatico, orientato alla definizione di nuovi e sostenibili equilibri per il gettito erariale creato dal settore – conclude Roccatti –  ma anche a tutela della filiera Made in Italy del fumo elettronico che oggi conta oltre 45.000 occupati diretti e indiretti”.

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