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Legge di bilancio: emendamenti per sigarette elettroniche e tabaccai

Imposta di consumo sui prodotti liquidi da inalazione; rimodulazione accisa sui tabacchi; credito di imposta per l'installazione di telecamere all'esterno delle tabaccherie. Sono i temi su cui vorrebbero intervenire gli emendamenti alla legge di bilancio per il 2022 approdati in Senato che riguardano la filiera dei tabacchi.

Imposta di consumo sui prodotti liquidi da inalazione; rimodulazione accisa sui tabacchi; credito di imposta per l’installazione di telecamere all’esterno delle tabaccherie. Sono i temi su cui vorrebbero intervenire gli emendamenti approdati in Senato alla legge di bilancio per il 2022 che riguardano la filiera dei tabacchi.
È firmato dalla Lega quello che vorrebbe riportare l’imposta ai livelli del 2019 (circa 4 centesimi per millilitro sui liquidi senza nicotina e circa 8 centesimi per quelli contenenti nicotina), annullando l’incremento triennale automatico previsto dal governo Conte II. Se la proposta non andrà a buon fine, dal primo gennaio scatterà il maxi rincaro che farà schizzare l’imposta a circa 1,5 euro e 2 euro per i liquidi rispettivamente senza e con nicotina. Per poi arrivare addirittura a 2 e 2,5 euro nel 2023.
Sul fronte del tabacco tradizionale è invece Fratelli d’Italia che vorrebbe intervenire. Sin da subito alzando al 98 per cento la somma delle componenti l’accisa totale con la conseguenza di rosicchiare ricavi a produttori e tabaccai; nel corso del 2022 con una riforma dell’intero schema di tassazione concordato tra il ministero dell’economia e l’agenzia delle dogane e monopoli.
Sempre della Lega invece l’ipotesi di introdurre un credito d’imposta pari alle spese sostenute per l’installazione di telecamere all’esterno delle tabaccherie. Non dovrà eccedere il limite annuo di 1.000 euro per ciascun beneficiario e potrà essere fruito una sola volta nel triennio 2022, 2023, 2024.

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