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Un altro duro colpo alla sigaretta elettronica: al vaglio divieto nicotina sintetica

Gli Stati Uniti si apprestano a votare una nuova legge per interrompere l'avanzata commerciale della sostanza che, nonostante il nome, non deriva dal tabacco.

Sta prendendo sempre più piede, anche per scavalcare le pesanti incombenze burocratiche e finanziarie necessarie per ottenere l’autorizzazione alla vendita di liquidi per sigarette elettroniche. Si tratta della nicotina sintetica, sostanza non derivante dal tabacco ma creata in laboratorio per destinazione commerciale. È priva di nitrosammine specifiche del tabacco, di tossine, di sostanze cancerogene, è inodore e insapore. alcune aziende statunitensi hanno colto l’occasione per presentare sul mercato alcune sigarette elettroniche e liquidi di ricarica contenenti la nicotina sintetica. Ma adesso un disegno di legge presentato al Congresso statunitense potrebbe dare alla Food and Drug Administration la facoltà di intervenire per normare o vietare del tutto la commercializzazione della nicotina sintetica. Non è attualmente regolamentata esplicitamente dalla Fda e molte aziende hanno iniziato a usarla dopo che l’agenzia ha negato l’accesso al mercato ai loro prodotti a base di nicotina naturale.
Michael Landl, direttore di World Vapers’ Alliance, gruppo di difesa globale per la riduzione del danno da fumo, ritiene che, se approvato, il nuovo regolamento danneggerà sia gli attuali fumatori che i consumatori di sigarette elettroniche: “Il disegno di legge minaccia la disponibilità di alternative meno dannose al fumo come lo svapo. Mettendo fuori servizio migliaia di negozi di vaporizzatori, molti vapers saranno spinti a fumare.

Michael Landl

La nicotina sintetica è un modo innovativo per ridurre gli effetti dannosi del fumo e fornire alle persone un’alternativa alle sigarette tradizionali. L’obiettivo della riduzione del danno è aumentare le possibilità di successo tra le persone che non sono in grado di smettere di fumare. La nicotina sintetica si è dimostrata efficace in molti paesi del mondo e ha aiutato milioni di persone a smettere di fumare“. Se i prodotti sintetici a base di nicotina saranno vietati oppure soggetti al processo Premarket Tobacco Application (PMTA) che richiede alle aziende di richiedere l’autorizzazione per poter rimanere sul mercato, si renderà sempre più complicata la vita dei consumatori che avranno meno possibilità di accedere ai prodotti a rischio ridotto. “Molte aziende non hanno le risorse economiche necessarie per presentare la domanda di prevendita del tabacco – conclude Landl – Questo disegno di legge causerà una battuta d’arresto nella lotta a sostegno della  riduzione dei danni causati dal tabacco, limitando potenzialmente l’accesso ai prodotti di svapo e costringendo gli ex fumatori a tornare alle sigarette“.

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