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Si apre uno spiraglio nella Deming regulation della FDA, la controversa legge che regolamenta i prodotti del tabacco nei quali sono comprese le sigarette elettroniche e gli eliquids. Sembra infatti che l’Agenzia statunitense stia rivedendo la sua posizione sulla nicotina sintetica e su quella non estratta dal tabacco e questo potrebbe escludere i prodotti che la contengono dalla portata della legge. La novità sta in una recente modifica di una delle risposte alle “domande frequenti” sulla regolamentazione riportate sul sito della FDA.
La domanda recita: “Il prodotto che realizzo non contiene sostanze derivate dal tabacco, cioè è a zero nicotina o contiene nicotina sintetica o derivata dai pomodori. Il mio prodotto è soggetto alla regolamentazione della FDA?” L’Agenzia ricorda che è definito prodotto del tabacco “qualsiasi prodotto fatto o derivato dal tabacco, compresa qualsiasi componente, parte o accessorio di un prodotto del tabacco. Gli eliquids che non contengono nicotina o altre sostanze fatte o derivate dal tabacco possono comunque essere componenti o parti e, quindi, soggetti alle autorità del controllo del tabacco della FDA”. Poi però aggiunge: “tuttavia è possibile che un dispositivo monouso a sistema chiuso che contiene un eliquid davvero a zero nicotina (o nicotina sintetica) non sia regolato dalla FDA come un prodotto del tabacco”, concludendo che intende prendere le decisioni caso per caso, basandosi su un complesso di circostanze.
La formulazione è piuttosto complicata, ma tanto basta ad un settore che sta disperatamente combattendo per sopravvivere per vedere una luce. In prima linea sono soprattutto i produttori di nicotina sintetica, che da sempre sostengono che il loro prodotto non è classificabile come derivato del tabacco e che promettono di continuare a dare battaglia. Se la FDA dovesse davvero escludere dalla Deeming regulation i liquidi con nicotina sintetica, loro farebbero affari d’oro, ma tutto il settore di produttori di eliquids avrebbe una via di fuga da una legge onerosa e punitiva.