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Sigarette elettroniche, Il Tar sospende il pagamento della tariffa di notifica

Importante vittoria legale degli avvocati De Blasi e Gava: in due mesi non si possono pagare gli arretrati di cinque anni.

Importante vittoria legale degli avvocati Alberto Gava e Dario De Blasi. Il ricorso al Tar del Lazio  per la sospensione del decreto del Ministero della Salute del 7 marzo è stato accolto. Le aziende, i produttori e i distributori di sigarette elettroniche ricorrenti (gli associati Anafe-Confindustria, ndr) possono non pagare la tariffa di notifica almeno sino a quando non ci sarà la pronuncia definitiva che non avverrà prima di fine anno.
Considerato che – si legge nel dispositivo firmato dal presidente della sezione Terza quater Maria Cristina Quiligotti – avuto riguardo alle circostanze rappresentate in ricorso quanto al danno grave e irreparabile derivante dalle conseguenze della scadenza del termine del 29.7.2022, laddove, in effetti, il decreto impugnato risulta essere stato adottato N. 07434/2022 REG.RIC. da parte dell’amministrazione a distanza di oltre cinque anni dalla scadenza del relativo termine, di tal che, nella comparazione degli interessi, appare, allo stato, prevalente quello della parte ricorrente a non dovere provvedere nel ristretto termine assegnatole al pagamento delle ingenti somme di cui trattasi; considerato che, pertanto, avuto esclusivo riguardo al profilo del danno allegato, si ritiene la sussistenza dei presupposti per l’accoglimento della proposta istanza cautelare. Per questo, il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio accoglie l’istanza cautelare e per l’effetto sospende l’esecutività dell’atto impugnato e fissa per la trattazione di merito del ricorso l’udienza pubblica del 18 novembre 2022″.

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