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Il tabaccaio del terzo millennio è sempre più orientato a diversificare il proprio business. Abituato ad avere a che fare con aggi e commissioni fisse, con l’arrivo delle sigarette elettroniche usa e getta ha visto una florida possibilità di arrotondare gli introiti. La dimostrazione è l’altissima partecipazione alla due giorni romana del T2000, la fiera destinata agli operatori del tabacco dove a far da mattatori sono stati gli stand dedicati alle sigarette elettroniche usa e getta. Tra dolciumi, biglietti d’auguri, magliette personalizzate, sistemi d’antifurto, spray urticanti, assicurazioni, connessioni per servizi online e distributori automatici, i veri mattatori sono stati i distributori dei dispositivi elettronici.
Quella che stanno vivendo i tabaccai è una rivoluzione culturale più che commerciale. Proprio in virtù delle marginalità fisse, nei prossimi anni potremmo probabilmente assistere a una trasformazione che porterà la tabaccheria tradizionale a diventare una sorta di drugstore all’americana in grado di soddisfare le necessità primarie o le mancanze dell’ultimo minuto. In quest’ottica potrebbero rientrare anche le sigarette elettroniche, soprattutto quelle a sistema chiuso e usa e getta che non hanno necessità di troppe spiegazioni e che fungerebbero da entry level per chi volesse un primo approccio con la vaporizzazione. Difficilmente però i tabaccai potranno avere la varietà di scelta e il tempo necessario da destinare al singolo cliente, caratteristiche che continueranno ad essere il vero punto di forza dei rivenditori specializzati.