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Il Comune di Ceccano fa scuola: parte la differenziata di sigarette elettroniche esaurite

Primo caso in Italia, il servizio "porta a porta" nelle tabaccherie e rivendite specializzate è stato fortemente voluto da Riccardo Del Brocco, assessore all'ambiente della cittadina laziale.

Poco più di 20 mila anime a circa dieci chilometri da Frosinone. È la classica cittadina della provincia italiana che si sviluppa attorno un corso d’acqua e vive di artigianato e imprese locali, spesso a conduzione familiare. E come in ogni comunità locale, c’è sempre una piazza e un locale in cui ci si ritrova per trascorrere le serate tra una birra e una sigaretta. Anzi, ultimamente, una sigaretta elettronica usa e getta. Anche a Ceccano i nuovi dispositivi elettronici stanno spopolando. Costano relativamente poco, hanno gusti piacevoli, si tengono comodamente in tasca. Senza tralasciare il fatto che, a differenza delle sigarette tradizionali, non rilasciano neppure le migliaia di sostanze tossiche dovute dalla combustione di tabacco e cartina. C’è un fatto, però, che preoccupa ed è relativo all’ambiente: come spingere i cittadini a non gettarle nei rifiuti indifferenziati? Ma, soprattutto, come gestire la raccolta e il successivo smaltimento?
Domande che si è posto Riccardo Del Brocco (FdI), assessore all’ambiente della cittadina laziale, e a cui è riuscito dare tempestivamente una risposta: per primo in Italia, ha attivato il servizio comunale di raccolta differenziata delle sigarette elettroniche esaurite, non necessariamente quelle usa e getta ma anche le ricaricabili. “In fondo non ci vuole molto – spiega senza falsa modestia – Bisogna solo avere voglia di fare. E io mi considero una persona del fare, uno che sta sul pezzo”. In pochi giorni è riuscito ad attivare un servizio comunale che funziona come una sorta di raccolta porta a porta, solo che invece di suonare ai campanelli delle famiglie, gli operatori passano nelle tabaccherie e nei negozi di sigarette elettroniche per ritirare i contenitori con sigarette elettroniche non più funzionanti. “Il servizio è a costo zero – spiega ancora Del Brocco – I contenitori sono stati forniti dall’azienda appaltatrice del servizio e il passaggio per il ritiro rientra già nelle loro mansioni. Una volta arrivate nel centro di smaltimento e recupero, le sigarette elettroniche usa e getta vengono considerate alla stregua degli apparecchi elettrici perché contengono circuiti, rame e altri metalli conduttori”.
L’assessore è particolarmente orgoglioso di aver ideato un servizio al passo con i tempi: “Credo che un politico debba principalmente essere in grado di avere una visione lungimirante, saper riconoscere una nuova tendenza e saperla cavalcare o dominare. Penso convintamente che un assessore, ancora di più se all’ambiente come nel mio caso, debba adattarsi agli usi e consumi della società che amministra. In questo caso mi sono accorto che un sempre crescente numero di concittadini utilizza la sigaretta elettronica e, anche dopo essermi confrontato con qualche amico svapatore, ho capito che avrei dovuto affrontare la questione prima che potesse diventare un problema. È anche questione di abitudine e di buone pratiche. Se la gente sa che c’è un servizio di raccolta differenziata per le sigarette elettroniche eviterà di lasciarle nel primo cestino che capita sotto tiro. Si innesca cioè una pratica virtuosa che giova sia alle persone che all’ambiente”.
Ultimamente sono sempre di più i titoli allarmistici contro l’eventuale inquinamento che potrebbe derivare dall’abbandono delle sigarette elettroniche usa e getta. L’esperienza di Ceccano dimostra che a volte i problemi si risolvono con buona volontà e spirito di iniziativa. Potrebbe dunque diventare un valido esempio anche per le città più grandi e popolose, d’altronde sarebbe sufficiente distribuire appositi raccoglitori da consegnare a tabaccai e rivenditori di sigarette elettroniche. Perché, come dice Del Brocco, “l’ambiente non ha colore politico, non lo si tutela attraverso visioni ideologiche. L’ordine, la pulizia, il decoro sono concetti né di destra, né di sinistra. Sono valori universali e in quanto tali vanno difesi e sostenuti”. E come dargli torto?

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