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Sigarette elettroniche, Confesercenti: le usa e getta sono scempio ambientale

Gianluca Grimi, presidente Assoturismo Abruzzo, chiede di interrompere la diffusione dei dispositivi monouso: "Mini bombe ecologiche"

Gianluca Grimi, presidente di Confesercenti-Assoturismo Abruzzo, entra a gamba tesa contro le sigarette elettroniche. Anzi, per la precisione contro le usa e getta, i nuovi dispositivi monouso. Le definisce “mini bombe ecologiche attualmente legalizzate” e chiede alle istituzioni, in primis alla Regione Abruzzo, di intervenire per arrestarne la diffusione. “È un vero boom vacanziero giovanile – scrive Grimi in una nota stampa – e oltre ogni previsione di vendita, quello delle sigarette elettroniche usa e getta. Quale il problema che ci tocca come regione, oltre che come genitori, e del quale desidero portare a conoscenza pubblico e organi amministrativi regionali e locali? Semplice, questi, in gran parte anche se non tutti, sono rifiuti RAE.

Gianluca Grimi

Ovvero andrebbero smaltiti con i computer ed i telefonini, ed invece finiscono forzatamente nei cestini pubblici. E, questo, nella “migliore” delle ipotesi, in quanto in realtà se ne possono trovare ovunque. Il tema è di valenza nazionale, e francamente penso che a breve il governo interverrà, ma penso anche che una regione come l’Abruzzo che, giustamente, fa della sostenibilità, dell’ecologia e della qualità della vita il proprio brand turistico debba farsi capofila nella lotta contro queste minibombe ecologiche attualmente legalizzate e sollecitare la fine di questo scempio. Peraltro, non sfuggirà ad alcuno che questi oggetti, per la loro natura poco costosa, dai 5 agli 8 euro, sono candidati a finire nelle mani dei giovanissimi che, con pochissimi euro, possono accedere alla nicotina e senza l’impegno di apparati di ricarica o altro. Questo significa che, i ragazzi acquistano, usano, e “gettano” senza la minima possibilità da parte dei genitori di esercitare il benchè minimo controllo. Ripeto, so perfettamente che il tema è di valenza governativa e nazionale, ma credo profondamente che l’intervento nelle opportune sedi da parte delle regioni, e le sollecitazioni degli organi amministrativi locali possano e debbano fare molto. E credo che la regione Abruzzo, che invito vivamente ad occuparsi del tema, sia la prima ad avere interesse per farlo”. Può sembrare una voce fuori dal coro e invece in questi ultimi periodi sono sempre di più le lamentale contro questi dispositivi. Ricordiamo, però, che in Europa le sigarette usa e getta devono sottostare alle norme introdotte dalla Direttiva Tabacchi e, in Italia, anche al controllo da parte dell’Agenzia Accise, Dogane e Monopoli e al pagamento dell’imposta di consumo verificabile dalla presenza del contrassegno fiscale sulla confezione.

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