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Sigarette elettroniche sul web, Roccatti (Anafe): “Si spazza via una filiera autorizzata e lecita”

Il presidente dell'associazione confindustriale interviene contro il divieto di consegna a domicilio dei prodotti. E lancia ipotesi alternative.

La Camera ha dato il via libera, in prima lettura, alla delega fiscale approvando un emendamento che mette in ginocchio l’e-commerce delle e-cig. Da un lato, introducendo il divieto di vendita online dei liquidi per le sigarette elettroniche con provenienza o approvvigionamento da paesi extra UE; dall’altro lato escludendo l’invio a domicilio dei prodotti europei acquistati via internet e prevedendo esclusivamente l’obbligo di consegna presso tabaccherie, negozi di e-cig o farmacie e parafarmacie autorizzate da Adm. Un provvedimento che, sebbene intenda contrastare il mercato illecito, tutelare la salute dei minori e le entrate erariali, non risulta affatto efficace nel raggiungere tali finalità“. Recita così la nota stampa di Anafe, l’associazione confindustriale dei produttori e distributori di sigarette elettroniche e liquidi d inalazione.

Il direttivo Anafe: Umberto Roccatti (al centro); Gabriele Mazzoletti (in alto a sx); Adriano Esposito (in alto a dx); Gianluca Giorgetti (in basso a dx); Marco Cirincione (in basso a sx).

“È ingiustificabile – continua il presidente Umberto Roccatti – che lo Stato spazzi via una filiera industriale autorizzata e lecita solo perché non riesce a trovare soluzioni efficaci per contrastare chi vende sul web senza rispettare le regole. La norma, così come formulata, non farà altro che alimentare il mercato nero online. Senza considerare i conseguenti ingenti danni per l’erario, nonché l’elevato pericolo per la salute dei consumatori, soprattutto dei più giovani”. L’associazione, continua il comunicato “pur condividendo le finalità dell’emendamento in questione, da anni avanza soluzioni differenti di controllo e di enforcement che non vadano a detrimento della vendita legale online, come ad esempio l’obbligo di verifica dei documenti di identità non solo al momento dell’acquisto ma anche della consegna”. Per quanto concerne, invece, il contrasto al mercato illecito e di tutela delle entrate erariali, secondo Anafe, “sarebbe stato più efficace l’introduzione di un’imposta di consumo sugli aromi con la relativa implementazione di tutto il quadro regolamentare previsto per i prodotti liquidi da inalazione senza nicotina, tra cui il regime di deposito fiscale”.
“Voglio ricordare che il nostro comparto è da sempre impegnato nel contrasto al mercato illecito e nella tutela della salute dei minori. Anafe, in più occasioni, ha fattivamente collaborato con le autorità per segnalare siti online e profili social che commercializzano prodotti illegali e di contrabbando. Alla luce di queste considerazioni, rinnoviamo al Governo la nostra piena disponibilità al confronto e alla collaborazione”.

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