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Cop 10, Antonelli (Fit): “L’Euromonarchia vuole pieni poteri contro la sigaretta elettronica”

Duro intervento del presidente della federazione dei tabaccai contro la decisione della Commissione europea di proporre all'Oms l'equiparazione dei prodotti a rischio ridotto al tabacco tradizionale, scavalcando di fatto europarlamento e governi nazionali .

Preoccupazione perché le prossime regolamentazioni europee su tabacco e prodotti alternativi potrebbero compiere qualche deriva di stampo demagogico e proibizionista. Parole di Mario Antonelli, presidente della federazione dei tabaccai (Fit) dopo che la Commissione europea ha presentato una posizione unitaria contraria alle sigarette elettroniche e agli strumenti elettronici a rischio ridotto, scavalcando e delegittimando di fatto sia l’europarlamento che i governi nazionali.
L’aria che stiamo fiutando ci piace poco – debutta Antonelli nell’editoriale dell’ultimo numero de La voce del tabaccaio, l’house organ dell’associazione – Sembra che qualcuno in Europa interpreti il proprio ruolo istituzionale in maniera un pochino assoluta, dimenticando che monarchie o califfati non sono istituti contemplati dal Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, il quale, al contrario, propone un modello di governo basato sul bilanciamento dei poteri tra le varie istituzioni e il Parlamento. Invece, dalle voci che circolano, pare che temi importantissimi, vitali direi per tutto il nostro comparto, quali l’inquadramento normativo e fiscale dei prodotti a potenziale rischio ridotto in primis, oggetto di una posizione comune che l’Unione europea assumerà in occasione della Conferenza delle parti della Convenzione Oms sul tabacco, che si svolgerà a Panama dal 20 al 25 novembre prossimi, siano trattati in modo veloce, superficiale, senza un dibattito politico e scientifico equilibrato.

Una seduta plenaria dell’Oms

La Commissione europea sembra voler tirare la volata, agganciandosi al vagone Oms per accatastare in un’unica fattispecie, quella del tabacco tradizionale, tutto l’universo dei prodotti di nuova generazione. Un’operazione davvero contestabile, come lo è considerare il vapore del tabacco riscaldato e della sigaretta elettronica alla stessa stregua del fumo delle sigarette tradizionali. Operazione degna del miglior saltimbanco, ma non siamo al circo, siamo in un’istituzione che è nata per tutelare gli interessi generali dell’Unione e per porre le fondamenta di norme e regole condivise“. Le parole di Antonelli non lasciano margini diplomatici, proprio come dovrebbe essere ogni volta che qualche cosiddetto potere forte abusa della propria posizione. E infatti, continua il presidente della Fit, “la Commissione sembra premere per avere una sorta di «pieni poteri decisionali» alla Conferenza Oms, fatto mai accaduto nelle precedenti sessioni, ponendo in secondo piano le posizioni del Consiglio e, soprattutto del Parlamento, gettando così alle ortiche tutto il lavoro che gli eurodeputati hanno fatto sinora per trovare un punto d’incontro tra esigenze di tutela della salute ed evidenze scientifiche, a sostegno della transizione verso i prodotti che presentano un potenziale minor rischio. Ce ne è abbastanza per una corale alzata di scudi non solo della filiera produttiva e distributiva ma anche e soprattutto del Parlamento europeo e degli Stati membri, che qualche euroburocrate con la corona di cartapesta in capo vorrebbe ridurre al ruolo di comprimari in questa tragica commedia. Tuttavia, in tutto questo scenario complesso e preoccupante, abbiamo ragione di credere che il nostro governo, come sempre, saprà esprimere una posizione equilibrata e far valere le prerogative del Consiglio senza firmare deleghe in bianco. E non sarà certamente solo, ma avrà il sostegno di decine di migliaia di piccole imprese familiari, le nostre. Gli aspiranti «Re Sole» sono avvisati“.

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