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Sigarette elettroniche, torna l’aumento progressivo dell’imposta di consumo

Nella manovra di bilancio previsti due lievi rincari biennali sui liquidi da inalazione a partire dal 2025.

Con la manovra di bilancio di fine anno aumentano i prezzi di sigarette, tabacco trinciato e da riscaldare. È quanto contenuto nella bozza diffusa nella giornata di ieri, lunedì 23 ottobre. Rimane invariata l’imposta di consumo sui prodotti liquidi da inalazione sino a tutto il 2024, sconfessando così le ipotesi che circolavano alla vigilia. Nel biennio 2025-2026 l’imposta sarà invece aumentata di circa 15 centesimi per anno sia sui liquidi con nicotina che su quelli senza. A conti fatti, un flacone da 10 millilitri di liquido con nicotina subirebbe un prelievo fiscale di circa 1,5 euro sino a dicembre 2024, per poi passare a circa 1,65 nel 2025 e circa 1,8 nel 2026. I liquidi senza nicotina saranno scontati di circa 50 centesimi (circa 1 euro ogni 10 ml nel 2024, circa 1,15 euro nel 2025, circa 1,3 euro nel 2026). L’imposta è al netto dell’aggiornamento fiscale annuale del tabacco che, comunque, comporterebbe un aumento non superiore a circa 3/4 centesimi per 10 ml.
Il Consiglio dei Ministri ha così inserito la norma nell’ambito dell’articolo 11 della legge di bilancio: “All’articolo 62-quater, comma 1-bis, dopo le parole: «al quindici per cento e al dieci per cento dal 1° gennaio 2023», sono aggiunte le seguenti: «fino al 31 dicembre 2024, al sedici per cento e all’undici per cento dal 1° gennaio 2025, al diciassette per cento e al dodici per cento dal 1° gennaio 2026″.

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