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Pace fatta tra Philip Morris International e British American Tobacco. Le due multinazionali erano da tempo impegnate in una battaglia legale in vari Paesi (tra cui Stati Uniti, Germania e Italia) per controversie su alcuni brevetti e proprietà intellettuale relative ai riscaldatori di tabacco e sigarette elettroniche. Le parti hanno trovato un accordo che accontenta entrambi: Bat, che produce i vaporizzatori Vuse e i dispositivi per il tabacco riscaldato Glo, a seguito di una sentenza passata, verserà una somma a Philip Morris mentre quest’ultima rinuncerà a importare la Iqos, il suo prodotto di punta, negli Stati Uniti.
“Siamo lieti che la questione sia stata risolta con reciproca soddisfazione di entrambe le parti – ha affermato in una nota il Ceo di PMI Jacek Olczak – Esiste un chiaro e crescente desiderio globale da parte degli adulti che fumano di scegliere tra una gamma di prodotti senza fumo, e crediamo che la continua innovazione delle categorie a rischio ridotto possa accelerare la diminuzione dei danni associati al fumo, a vantaggio dei consumatori e della salute pubblica. Tutto questo mentre continuiamo il percorso di Pmi per porre fine alla vendita di sigarette”.
Parole di distensione e soddisfazione anche da parte di Tadeu Marroco, Ceo di Bat: “Questo accordo rappresenta un importante passo avanti per Bat e tutti i nostri stakeholder. Avendo già creato due marchi da 1 miliardo di sterline (1,2 miliardi di euro, ndr) in Vuse e Glo, il potenziale per il loro impatto continuo sulla riduzione del danno da tabacco è chiaro. Sono lieto che questo accordo consentirà a Bat di concentrarsi sullo sviluppo di soluzioni innovative che forniscano ai consumatori adulti una scelta più ampia di prodotti a rischio ridotto a sostegno del nostro scopo “A Better Tomorrow”. In questo modo, contribuiremo a costruire un mondo senza fumo a beneficio dei consumatori, degli investitori e della società nel suo complesso”.
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