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Cancro e sigarette elettroniche, nuovo studio divide la comunità scientifica

Pubblicato sulla rivista Cancer Research, è stato confrontato l'effetto del fumo tradizionale e del vapore dell'e-cig su cellule umane in un campione di 3500 persone.

Un nuovo studio, pubblicato sulla rivista Cancer Research e finanziato dal programma Horizon 2020 dell’Unione Europea, sta suscitando allarme sull’uso delle sigarette elettroniche. Il lavoro, intitolato “Cigarette smoking and e-cigarette use induce shared Dna methylation changes linked to carcinogenesis”, è stato condotto principalmente da ricercatori dell’Università di Innsbruck e dello University College London e vede come prima autrice Chiara Herzog dell’ateneo austriaco. I ricercatori hanno analizzato gli effetti epigenetici del tabacco e delle sigarette elettroniche sulla metilazione del Dna (appunto una modifica epigenetica) in oltre 3500 campioni, per indagare l’impatto sulle cellule direttamente esposte al tabacco (ad esempio in bocca) e su quelle che non sono direttamente esposte. E hanno riscontrato cambiamenti epigenetici nelle cellule epiteliali della bocca dei fumatori e alterazioni “simili” in quella degli svapatori.
Per cercare di semplificare un tema molto complesso, si possono prendere in prestito le parole che oggi l’istituzione britannica Cancer Research UK ha usato per descrivere lo studio: “I ricercatori hanno esaminato un tipo di cambiamento epigenetico chiamato metilazione, in cui una piccola molecola (composta da un atomo di carbonio e tre atomi di idrogeno, un “gruppo metilico”) si attacca ad alcuni degli elementi costitutivi del Dna. In particolare, si sono concentrati sulla metilazione in diversi tipi di cellule nelle persone che fumavano, ma l’hanno osservata anche in un piccolo numero di persone che svapavano e in un altro piccolo gruppo di persone che usavano tabacco non da fumo”.
Ma cosa è l’epigenetica? È sempre Cancer Research UK a spiegarlo in maniera accessibile a tutti: “I ricercatori hanno esaminato i “segni” chimici che aggiungono informazioni al codice genetico nel nostro Dna. Questa si chiama epigenetica. È un po’ come evidenziare o aggiungere note a una pagina di un libro: le parole in sé non cambiano, ma le leggiamo in modo diverso. I segni epigenetici influenzano il modo in cui le nostre cellule “leggono” le istruzioni nei loro geni. I cambiamenti epigenetici “accendono” o “spengono” i geni. Sono un modo con cui le cellule rispondono a ciò che accade intorno a loro seguendo le istruzioni dei geni giusti. I cambiamenti epigenetici possono essere temporanei e invertirsi quando non sono più necessari, mentre le mutazioni genetiche nel nostro Dna tendono ad essere permanenti”.
I risultati di questo studio significano, come si legge nei titoli di molti media, che l’uso della sigaretta elettronica può essere cancerogeno? Secondo Cancer Research UK, no. “Il tipo di cambiamento esaminato da questo studio – spiega Julia Cotterill sul sito dell’istituzione – è diverso dai cambiamenti nella sequenza del Dna di una cellula (mutazioni). Questo studio mostra che alcuni cambiamenti c’erano ma non cosa avrebbero potuto fare. Quindi, non disponiamo ancora di informazioni sufficienti per capire cosa significano questi risultati in termini di potenziali effetti sulla salute”.
Per chiarire ulteriormente la questione, scende in campo anche il dottor Ian Walker, direttore esecutivo di Cancer Research UK. “Questo studio contribuisce alla nostra comprensione delle sigarette elettroniche – dichiara – ma non dimostra che le sigarette elettroniche causino il cancro. Decenni di ricerche hanno dimostrato il legame tra fumo e cancro e finora gli studi hanno dimostrato che le sigarette elettroniche sono molto meno dannose del fumo e possono aiutare le persone a smettere. Questo documento evidenzia tuttavia che le sigarette elettroniche non sono prive di rischi e quindi sono necessari ulteriori studi per scoprire i loro potenziali impatti a lungo termine sulla salute umana”.

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