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“Prodotti diversi hanno bisogno di una tassazione diversa. Il grande obiettivo è sganciare la tassazione dei prodotti a rischio ridotto da quella dei prodotti a base di tabacco“. Parole importanti dette alla nostra testata da Federico Freni, sottosegretario all’Economia, a margine della presentazione del rapporto di Logista Italia sulla distribuzione dei prodotti da fumo e da inalazione. “L’economia di filiera ha bisogno di un grande passo in avanti – ha aggiunto Freni – Ormai le sigarette tradizionali sono un prodotto recessivo, occorre puntare l’attenzione verso i nuovi prodotti che, oltretutto, fanno anche meno male. Nelle ultime due leggi di bilancio siamo riusciti a stabilizzare il comparto e infatti i numeri dimostrano che c’è stato un assestamento garantendo al contempo l’innalzamento del gettito. 
La fiscalità di vantaggio è motivata dal rischio ridotto che provocano i moderni strumenti elettronici di somministrazione della nicotina. Proprio perché ne siamo consapevoli, abbiamo scelto di perseguire una linea coerente con una tassazione corretta”. Il passo successivo, secondo il sottosegretario Freni, dovrebbe essere l’adozione di un provvedimento in grado di considerare separatamente gli importi fiscali del tabacco e dei liquidi da inalazione. D’altronde, nonostante già adesso i due diversi prodotti abbiano prelievi diversi – una accisa i primi, una imposta di consumo i secondi – il meccanismo dell’equivalenza fiscale li tratta come se fossero analoghi. “Prima di intervenire bisogna però aspettare le prossime direttive europee che renderanno il quadro normativo e fiscale armonico in tutta Europa. A quel punto, sulla base delle disposizioni comunitarie, potremo lavorare per rendere l’imposta sulle sigarette elettroniche autonoma e indipendente dal prelievo previsto sui tabacchi“.
