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di Stefano Caliciuri
In Finlandia sarà un bagno di sangue per vaper e operatori di settore. Non c’è altro modo per definire la bozza di recepimento della Tpd attualmente in fase di discussione. Se dovesse, come pare, essere approvata così come è stata presentata in Parlamento si può dire senza difficltà che il vaping finlandese è destinato a scomparire.
Il governo della Finlandia ha collocato staccionate che paiono insormontabili sia per i rivenditori che per i consumatori. Questi i punti principali della nuova normativa che entrerà a regime il prossimo 21 maggio:
– permessi soltanto i liquidi tabaccosi, senza alcun tipo di altro aroma che non sia derivante dalle foglie di tabacco;
– divieto di vendita transfrontaliera e a distanza (posta, internet) su tutto il territorio nazionale, sia per i consumatori che per i rivenditori;
– divieto di presenza di distributori automatici. Un addetto alle vendite dovrà sempre essere presente all’interno del negozio;
– vietata la vendita di liquidi con nicotina e possesso di sigarette elettroniche ai minori di 18 anni;
– divieto di utilizzo di sigaretta elettronica in tutti i luoghi in cui vige analogo divieto per il fumo. Il divieto include anche i negozi specializzati in vaping. La legge contiene alcune limitazioni di utilizzo delle ecig anche sulle terrazze e sui balconi pubblici per non recare “fastidio” alle persone circostanti;
– obbligo di licenza per tutti i rivenditori. Costerà 500 euro e dovrà essere rinnovata ogni anno.
– divieto di esporre prodotti del vaping nelle vetrine e sugli scaffali: i clienti potranno consultare un apposito catalogo su cui sono presenti tutti i prodotti del magazzino. Il commesso del negozio non potrà ne far vede nè far assaggiare alcun tipo di liquido o device.